Supercoppa, Juve-Napoli
Arbitra il bergamasco Mazzoleni

L'arbitro Paolo Mazzoleni di Bergamo è stato designato per dirigere la finale della Supercoppa italiana a Pechino l'11 agosto: di fronte Juventus e Napoli. Gli assistenti saranno Faverani e Stefani, gli arbitri d'area Rizzoli e Tagliavento.

L'arbitro Paolo Mazzoleni di Bergamo è stato designato per dirigere la finale della Supercoppa italiana, in programma a Pechino l'11 agosto, alle 20 locali (le 14 in Italia) e che vedrà di fronte Juventus e Napoli. Gli assistenti saranno Faverani e Stefani, gli arbitri d'area Rizzoli e Tagliavento. Quarto uomo Bergonzi.

«Erediterà, col tempo, il mio testimone». Così il re dei fischietti Pierluigi Collina era solito ripetere parlando in pubblico di Paolo Mazzoleni, 38 anni, sin da quando l'arbitro orobico stava bruciando le tappe sui campi del calcio dilettantisco.

Un'intuizione, quella di Collina, ineccepibile visto che Mazzoleni, da un paio di stagioni arbitro internazionale, dirigerà questa importante finale tra Juventus e Napoli. Un riconoscimento che premia l'esaltante escalation di Mazzoleni, primo direttore di gara bergamasco, in senso assoluto, a gestire un match di così alto spessore sportivo nonché mediatico.

Inoltre la sfida in Cina riveste molta importanza perché è la prima a prevedere l'utilizzo delle «giacchette nere» di porta. Pensare che Mazzoleni (76 i match aribitrati in A, al termine dello scorso campionato) era destinato a diventare un giocatore di basket con la G maiuscola.

Prima ultras del Celana e poi guardia dello stesso indimenticabile club del mitico don Franco Maggioni. A trasmettere, improvvisamente, la passione per il fischietto a Paolo fu il fratello Mario, pure lui ex arbitro di serie A. Chi aveva avuto modo di seguire sul campo i Mazzoleni, antecedentemente i rispettivi approdi nella massima categoria, tracciava due diversi identikit: Mario svettava in personalità con una propensione al dialogo; Paolo, invece, privilegiava l'aspetto atletico e una puntuale interpretazione del regolamento.

Ricordiamo che la settimana che aveva preceduto l'esordio in A ci aveva detto senza giri di parole: «Rispetto alle partite sin qui dirette mi attendono banchi di prova più impegnativi ma spero di essere all'altezza della situazione». A distanza di tanto tempo ci sembra il caso che la profezia di Pierluigi Collina sia sempre coniugabile.
Arturo Zambaldo

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