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Lunedì 06 Agosto 2012
Anche quest'anno Tiribocchi
dovrà disfare le valigie?
È ingeneroso etichettare Tiribocchi come «bomber dell'estate», a meno che lo si interpreti come un valore aggiunto. È da quando ha iniziato l'attività che il popolare Tir viene additato dai portieri avversari tra i goleador da temere.
È ingeneroso etichettare Simone Tiribocchi come «bomber dell'estate», a meno che lo si interpreti come un valore aggiunto. È da quando ha iniziato l'attività professionistica che il popolare Tir viene additato dai portieri avversari tra i goleador da temere in maniera particolare.
E, anche, in questa fase di preparazione al campionato, la punta romana ha evidenziato inequivocabilmente di che pasta è fatto. Il bello è che da quando è a Bergamo le voci di mercato lo danno con la valigia perennemente pronta.
Per gli operatori di mercato atalantini, d'altro canto, sarebbe un gioco da ragazzi collocarlo qua o là, considerate le sue appetitose caratteristiche. Poi, chissà perché, all'attaccante viene rinnovato il contratto e nel torneo che segue si merita un'ampia sufficienza giochi poco o tanto.
La cosa si sta ripetendo, puntualmente, adesso. Già in queste prime uscite ha inviato palpabili messaggi a mister Stefano Colantuono e più ancora, riteniamo, a Pierpaolo Marino, superimpegnato nella campagna acquisti-cessioni.
I tifosi stanno dalla sua parte visto il feeling instaurato sin dal suo arrivo a Zingonia. Oggi come oggi, l'allenatore nerazzurro oltre a lui, in avanti, dispone di Denis, Parra e del convalescente Marilungo, dando ormai per scontata la partenza di Gabbiadini per Bologna, via Juventus.
Stando così le cose Colantuono avrebbe quattro pedine per un paio di posti da titolare. Un numero, questo, che rientra nella norma per un organico appartenente alla massima categoria. Tornando al Tir sarà, perciò, una questione di scelta: cedere alle molteplici richieste per poi sostituirlo oppure trattenerlo come accaduto in passato?
Fammi indovino e ti farò ricco, sostiene l'antico ma sempre valido proverbio. Una cosa è, però, certa: cifre e statistiche vanno a braccetto con lui.
Arturo Zambaldo
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