Atalanta, scatta il vero mercato
C'è da vendere prima di comprare

Sono trascorsi 40 giorni dalla fine del campionato e, come ampiamente previsto, tiene banco la precarietà. L'Atalanta, in attesa di stare meglio, per ora sta un po' peggio del 13 maggio, quando s'è conclusa la serie A: sono partiti Stendardo, Cigarini e Brighi.

Sono trascorsi 40 giorni dalla fine del campionato e, come ampiamente previsto, tiene banco la precarietà. L'Atalanta, in attesa di stare meglio, per ora sta un po' peggio del 13 maggio, quando s'è conclusa la serie A: sono partiti Stendardo, Cigarini e Brighi, è arrivato Radovanovic. Tutti prestiti rientrati alla base di partenza.

Ma è chiaro che al momento siamo in attesa degli eventi. Brighi non lo rimpiangeremo; Cigarini è andato (Fiorentina) e purtroppo ce lo dobbiamo scordare; per Stendardo ci resta una speranza, ma la concorrenza c'è e servirà un miracolo, per riportarlo a Bergamo. È invece rientrato a Bergamo Radovanovic (18 presenze e 1 gol nel Novara), e per ora resta.

In più la società ha riscattato Denis e Cazzola, ma erano due operazioni previste. Non ci sono novità. Succede perché la precarietà di cui sopra tiene banco: tutti programmano, nessuno concretizza. Questa più di tutte le altre è infatti l'estate delle mille difficoltà: nessuno ha soldi da spendere (quindi prima di comprare bisogna vendere), c'è l'incubo dei processi sportivi che incideranno su categorie e classifiche, c'è tempo sino a fine agosto per chiudere le trattative.

Colantuono chiede sempre di poter andare in ritiro con la difesa quasi al completo, per poter lavorare da subito con il reparto base. E l'Atalanta ha chiuso la stagione scorsa con la quarta miglior difesa della serie A. Non è un dogma, ma cercare di assecondare il desiderio del tecnico non sarebbe male. Poi per completare la squadra ci sarà tempo fino al 31 agosto, con un turno di Coppa Italia e una gara di campionato. Un anno fa Percassi, Marino e soci hanno fatto la squadra l'ultima settimana. Mancano 60 giorni, inutile avere fretta.

Anche perché prima di comprare l'Atalanta dovrà vendere. Peluso, Schelotto e Gabbiadini sono considerati in partenza, ma questo non basta. Prima è necessario che vengano ceduti sul serio, per capire con quale tornaconto economico e di conseguenza con quale disponibilità per sostituirli.

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