Sport
Mercoledì 16 Maggio 2012
Masiello chiede di patteggiare
Ventidue mesi per le combine
Andrea Masiello, il difensore dell'Atalanta ed ex capitano del Bari coinvolto nel calcioscommesse (ammise di aver provocato apposta un'autorete in Bari-Lecce 0-2 che salvò i salentini), ha richiesto il patteggiamento (un anno e 10 mesi di reclusione) e la revoca dei domiciari.
Andrea Masiello, il difensore dell'Atalanta ed ex capitano del Bari coinvolto nel calcioscommesse (ammise di aver provocato apposta un'autorete in Bari-Lecce 0-2 che salvò i salentini), ha richiesto il patteggiamento (un anno e 10 mesi di reclusione) e la revoca dei domiciari.
È stato il suo legale, l'avvocato Salvatore Pino, a presentare l'istanza e ora toccherà al procuratore Laudati e al sostituto De Angelillis dare una risposta. In caso di ok, dovrà essere il gip Abbatista a valutare l'equità della pena.
Il giocatore, arrestato lo scorso 2 aprile, è accusato di associazione a delinquere e frode sportiva per aver alterato (o tentato di alterare) diverse partite del team biancorosso. Masiello, proprio in relazione a Bari-Lecce, ha ammesso di aver preso parte dei 230 mila euro offerti da alcuni emissari per la combine.
Aver collaborato potrebbe indurre la Procura ad accettare il patteggiamento e la sentenza sarebbe sospesa con la condizionale. Il difensore punta anche a chiudere in tempi brevi i conti con la giustizia sportiva. E pure in questo caso punterà a uno sconto della pena essendo un «pentito».
Proprio nei giorni scorsi Palazzi ha evidenziato come siano previsti forti sconti per chi non è omertoso e Masiello con le sue rivelazioni pare proprio che consentirà al procuratore federale di far scattare numerosi deferimenti, anche a tesserati nel giro della Nazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA