Tiri liberi sul basket bergamasco
Comark: rammarico o soddisfazione?
In casa Comark sta prevalendo il rammarico per l' accesso alla finale sfumata nella “bella” di Chieti oppure la soddisfazione per il più che positivo bilancio della stagione? Sostenibile l'uno e l'altro.
In casa Comark sta prevalendo il rammarico per l'accesso alla finale sfumata nella "bella” di Chieti oppure la soddisfazione per il più che positivo bilancio della stagione? Sostenibile l'uno e l'altro.
Essere esclusi dall'ultimo giro-promozione scoccia parecchio in quanto le chanches per il salto in Legadue sarebbero state alla portata. Aggiungiamo che i 18 anni di fila di appartenenza alla terza categoria del basket nazionale non solo da oggi incitano fortemente a tentare, ad ogni occasione, il prestigioso passaggio.
Lo stesso club orobico, pur esponendosi ufficialmente con molta cautela, ingaggiando in corsa il talentuoso Marino aveva lanciato chiari messaggi al riguardo. Sull'altro piatto della bilancia sostenibile, comunque, la tesi che invita a ricordare il brillante percorso dei trevigliesi in regular season e gli esaltanti successi nelle sfide con Torino nel primo turno del playoff. Disputa tra rammarico o soddisfazione a parte, rimangono le numerose note positive emerse nel campionato appena ultimato.
Innanzitutto l'exploit del trentenne coach Adriano Vertemati, sulle cui capacità, appena arrivato nella scorsa estate, erano proprio pochi a credere. Adesso Vertemati è sul taccuino di società di categorie superiori anche se il general manager Euclide Insogna assicura sulla sua irremovibilità per via di altri 2 anni di contratto. Poi c'è la valorizzazione degli under Cazzolato, Fabi e Planezio: il neo è rappresentato dal fatto che i primi due non sono di proprietà.
Discorso a sé per Borra, esploso nel più ampio senso del termine, ma trattenerlo nella città della Bassa sarà assai problematico. Nemmeno da sottovalutare la personale impronta data all'intera struttura, per di più a tempo di record, dal presidente Gianfranco Testa sempre attivo sia nelle vesti dirigenziali sia in quelle di super sostenitore in tribuna.
Sul medesimo livello, a proposito di passione, lo sponsor Massimo Lentsch disposto, come dichiarò al nostro sito di mettere ulteriormente mani al portafoglio in caso di promozione. Da rimandare al torneo 2012-2013?
Arturo Zambaldo
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