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Martedì 08 Maggio 2012
Bergamondo al via il 20 maggio
Caccia al Senegal detentore
Domenica 20 maggio prenderà il via la sesta edizione del Torneo Bergamondo-Trofeo L'Eco di Bergamo, il mondiale di calcio dedicato alle comunità di immigrati residenti nella Bergamasca, promosso da L'Eco di Bergamo con la regia del Csi e il supporto del Credito Bergamasco.
Domenica 20 maggio prenderà il via la sesta edizione del Torneo Bergamondo-Trofeo L'Eco di Bergamo, il mondiale di calcio dedicato alle comunità di immigrati residenti nella Bergamasca, promosso da L'Eco di Bergamo con la regia del Centro sportivo italiano (Csi) e il supporto del Credito Bergamasco.
Il pallone del torneo non rappresenta solo la sfida e il sano agonismo sportivo, ma è il fulcro attorno al quale persone di tante nazionalità diverse (autoctoni compresi) si ritrovano per giocare, fare il tifo, stare insieme. Un modo divertente e sano per conoscersi reciprocamente e sentirsi tutti parte della comunità bergamasca.
Il regolamento Sono 20 le squadre iscritte alla fase a gironi del torneo, in rappresentanza di altrettante nazionalità: ALBANIA, ARGENTINA, BOLIVIA, BRASILE, BURKINA FASO, COLOMBIA, COSTA D'AVORIO, ECUADOR, EGITTO, GHANA, GUINEA, MAROCCO, MOLDOVIA, NIGERIA, PERU', ROMANIA, COMUNITA' RUAH, SENEGAL, TUNISIA, UCRAINA.
Durante la conferenza stampa non solo verrà presentato l'elenco ufficiale delle squadre ma verrà anche estratta la composizione dei gironi eliminatori, alla presenza dei capitani delle 20 formazioni. Le iscrizioni al torneo si sono concluse il 21 aprile: la partecipazione era riservata a squadre composte da immigrati regolari della stessa nazionalità formate da almeno 18 atleti fino a un massimo di 22, di cui almeno 15 devono essere residenti in provincia di Bergamo.
In ogni squadra possono essere presenti al massimo tre atleti di un'altra nazionalità, purché non siano italiani o di una nazionalità già iscritta al torneo. Tutti i giocatori devono essere maggiorenni. Inoltre sono ammessi calciatori che giocano nei campionati Figc fino alla categoria Promozione. A tutti i calciatori verranno forniti maglia, pantaloncini, calzini, borsa e tutto ciò che occorre per giocare. In campo si attuerà il regolamento del Csi, con partite che dureranno 40 minuti per tempo.
L'inizio del torneo è previsto per domenica 20 maggio. Manifestazione molto attesa «Il Torneo Bergamondo è molto sentito dalle comunità e tutti lo danno per scontato - racconta il presidente del Csi, Vittorio Bosio -. È da mesi che mi fermano perfino per strada per chiedermi informazioni, senza contare le numerose chiamate giunte al Csi per potersi iscrivere ancora prima di aver aperto le iscrizioni».
La manifestazione sportiva, infatti, ormai è entrata nel cuore di tanti immigrati, ma anche di diversi italiani. Basta pensare che solo alla finale dello scorso anno (vinta dal Senegal) erano presenti duemila persone sugli spalti, 15 mila se si conta tutte le partite del torneo. Nelle ultime due edizioni hanno partecipato 20 squadre, ma per molte nazionali si è dovuto addirittura procedere con i preliminari perché vi erano più gruppi iscritti dello stesso Paese.
Anche quest'anno è successo lo stesso con le nazionalità più numerose come Marocco, Bolivia e Romania. Dal torneo ai campionati Csi I risvolti positivi del Torneo Bergamondo, in termini di integrazione nella comunità italiana d'accoglienza, sono maturati negli anni. Oggi parecchi stranieri appassionati di calcio hanno formato squadre che militano nei campionati dilettantistici del Csi, mentre prima per lo più giocavano tra loro in tornei auto-organizzati.
«Bergamondo è servito da volano per incoraggiare tante squadre a iscriversi e giocare tutto l'anno nei campionati del Csi. È il caso della Bolivia, del Senegal, Romania, Costa d'Avorio, Comunità Ruah - continua Bosio -. È qui, durante il campionato che dura una stagione calcistica, che si fa l'integrazione vera perché ci si confronta e ci si conosce tutto l'anno. Tuttavia il torneo rimane ancora importante: è un modo di ritrovare la propria identità e di fare festa». Per informazioni: telefono 035.210618 oppure mail [email protected]
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