Sport
Sabato 14 Aprile 2012
Marino: «È stato choccante
Ci vuole maggiore prevenzione»
«Ho assistito in diretta televisiva alle immagini di quel momento drammatico. È stato uno spettacolo choccante anche se nella vita si assiste a situazioni simili con dei familiari, credo che questa notte non chiuderò occhio». Così Pierpaolo Marino, dt dell'Atalanta.
«Ho assistito in diretta televisiva alle immagini di quel momento drammatico. È stato uno spettacolo choccante anche se nella vita si assiste a situazioni simili con dei familiari, credo che questa notte non chiuderò occhio».
Così Pierpaolo Marino direttore tecnico dell'Atalanta. «È stato troppo sconvolgente vedere un atleta stroncato così, come se all'improvviso mancasse l'energia, il carburante, davanti a 10-15 mila che assistono. Spero fortemente che si faccia qualcosa in più a livello preventivo per evitare che si ripetono questi episodi» afferma Marino.
«Se si danno certificati d'idoneità e poi succedono questi episodi, forse non si fanno esami a sufficienza, bisogna capire cosa fare per evitare che si ripetano», aggiunge. «Bene ha fatto Abete a fermare i campionati e la Lega a essere subito d'accordo. Era assurdo giocare pensando a Morosini, ad una giovane vita stroncata in quel modo».
«L'Atalanta non sarebbe scesa in campo domani. Come si poteva avendo negli occhi quelle immagine, quando a Zingonia si sente ancora il suo odore, quando ci sono dei giocatori come Cigarini che hanno giocato con lui nell'Under 21» riferisce Pierpaolo Marino.
«È necessario studiare qualche test che possa preannunciarci questi accadimenti, anche noi abbiamo avuto Pettinari che per fortuna si è fermato in tempo, ma c'è voluto comunque un episodio che per fortuna l'ha graziato - racconta -. Noi dirigenti non possiamo non metterci al lavoro insieme agli staff sanitari, al Coni, alla Federcalcio. Che non si riesca ad individuare dei test che tutelino gli atleti professionisti di tutti gli sport, non solo del calcio, non dimentichiamo Bovolenta. Non possiamo più permettere che accadano queste tragedie».
© RIPRODUZIONE RISERVATA