Masiello, ecco le partite incriminate

Sono quattro le partite che sarebbero state truccate dalle tre persone arrestate lunedì 2 aprile dai carabinieri - l'ex difensore del Bari Andrea Masiello (ora all'Atalanta), e i suoi amici scommettitori Giovanni Carella e Fabio Giacobbe - nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bari sul calcioscommesse. Si tratta del derby Bari-Lecce (15 maggio 2011, finito 0-2), Bologna-Bari (22 maggio 2011, terminata 0-4), Udinese-Bari (3-3, del 9 maggio 2010) e Cesena-Bari del 28 novembre 2010, finita 1-0. I tre arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva.

A loro carico il gip che ha emesso i provvedimenti restrittivi, Giovanni Abbattista, ipotizza il pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento delle prove. Per il reato di frode sportiva il gip contesta tutte e tre le condotte riferite a chi offre il danaro per falsare, chi pone in essere altre condotte fraudolente e chi riceve. L'ordinanza di custodia cautelare, composta da una novantina di pagine, si basa su interrogatori e intercettazioni. Dagli atti emerge anche che alcuni ultrà del Bari hanno minacciato i calciatori biancorossi per indurli a truccare le partite. Per il derby - emerge dagli atti - fu «vitale» l'autorete di Masiello. Per la stessa partita si parla di un non meglio identificato faccendiere che si sarebbe presentato con 300 mila euro per convincere alcuni calciatori biancorossi a perdere per far guadagnare la salvezza ai giallorossi. Dall'inchiesta emerge che sarebbero state truccate anche Palermo-Bari (2-1) del 7 maggio 2011 (da parte di un altro gruppo di scommettitori) e Bari-Genoa del 2 maggio 2010 (3-0).

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