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Lunedì 02 Aprile 2012
Dopo Doni, nuova tegola sull'Atalanta
Per Masiello grosso investimento
L'arresto di Andrea Masiello, su mandato della procura barese, ha suscitato intenso clamore nell'ambiente sportivo bergamasco, in particolare quello legato all'ambiente atalantino.
L'arresto di Andrea Masiello, su mandato della procura barese, ha suscitato intenso clamore nell'ambiente sportivo bergamasco, in particolare quello legato all'ambiente atalantino. Una notizia, comunque, che girava da più parti, da quando, cioè, erano emerse le prime indiscrezioni sul coinvolgimento del ventiseienne toscano nello scandalo del calcioscommesse. Anche se il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva contestato al giocatore e ad altri indagati riguarda presunte vicende avvenute lo scorso campionato con Masiello militante nel Bari, per la società atalantina si tratta di un'altra tegola sicuramente pesante.
Per casi differenti, ma sempre inerenti al calcioscommesse, infatti, l'Atalanta, nel giro di pochi mesi, si è vista sottrarre dal suo organico due giocatori di notevole spessore come Doni e Masiello. Vale la pena ricordare che l'Atalanta, acquistando Masiello in estate dal club pugliese aveva compiuto un notevole sforzo finanziario perché ha creduto nelle sue qualità tecniche e agonistiche. Un investimento, del resto, apparso subito azzeccato in quanto Masiello aveva confermato di meritare la fiducia della dirigenza fornendo buone prestazioni nelle gare in cui era stato utilizzato da Stefano Colantuono.
E, proprio, in virtù del positivo avvio della corrente stagione sportiva, insistenti voci del mercato di riparazione di gennaio avevano parlato di un forte interessamento di più di un sodalizio che va per la maggiore. Naturalmente, sino a quel momento, che Masiello potesse essere tirato in ballo dallo scandalo in questione nessuno ne era venuto a conoscenza. Che la dirigenza atalantina, ribadiamo, puntasse in maniera inequivocabile sul suo prossimo-futuro era, così, stato confermato dal fatto che una eventuale partenza in corsa non era stata presa minimamente in considerazione. Sia chiaro, e la cosa vale pure per Cristiano Doni, sino al definitivo pronunciamento degli organi giudiziari, la legge invita tutti a coniugare l'aspetto garantista.
Arturo Zambaldo
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