Scommesse: novità per Pasqua
E primi verdetti entro l'8 giugno

Entro Pasqua, o nei giorni appena successivi, il terzo giro di valzer della procura di Cremona sul Calcioscommesse: ordinanza, indagati, arrestati e partite. Ed entro l'inizio degli Europei - cioè entro l'8 giugno, mancano due mesi e mezzo - le sentenze di primo grado.

Entro Pasqua, o nei giorni appena successivi, il terzo giro di valzer della procura di Cremona sul Calcioscommesse: ordinanza, indagati, arrestati, partite. Ed entro l'inizio degli Europei - cioè entro l'8 giugno, mancano due mesi e mezzo - le sentenze di primo grado del nuovo processo sportivo al Calcioscommesse.

Sono solo due rumors, ma vista l'insistenza con la quale circolano nell'ambiente del calcio valgono due notizie. La prima rimbalza da una redazione all'altra, da un avvocato all'altro, da una società all'altra. Tre mesi fa che appena prima di Natale sarebbe successo qualcosa lo sapevano tutti. È successo. Adesso tutti sanno che il riferimento temporale è Pasqua, domenica 8 aprile. Poco prima o subito dopo sono previste novità.

L'altra questione viene da fonte autorevole, ma è rigorosamente ufficiosa: l'Assocalciatori, mentre gira nei ritiri a mostrare il filmato anti-scommesse, starebbe tranquillizzando i suoi tesserati (i calciatori...) a proposito dei tempi del processo che segnerà la prossima estate.

Perché tutti sanno che il prossimo calciomercato non sarà un mercato, almeno fino a quando non arriveranno le prime indicazioni dal processo. I trasferimenti reali saranno pochissimi fino a che non si capiranno le posizioni delle diverse squadre e la loro collocazione nei diversi campionati: in A, in B, in A penalizzati o in B penalizzati? E penalizzati di tre, di dieci o di 20 punti?

Ecco la necessità di avere risposte in fretta, ecco l'indicazione che potrebbe arrivare da fonti attendibilissime: entro l'inizio degli Europei ci saranno i verdetti di primo grado. A quel punto ci sarà ancora un mese di tempo per fare mercato prima di cominciare i ritiri precampionato. E di sicuro si arriverà ai verdetti di secondo grado entro la composizione degli organici di A, B e LegaPro (fine luglio, a meno che vista la disponibilità dell'Assocalciatori non si decida di far partire la serie A prima del 26 agosto).

Nel frattempo l'Atalanta si sta avvicinando all'udienza davanti al Tnas, ultimo passo prima del verdetto definitivo che il collegio arbitrale dovrà emettere sul ricorso dell'Atalanta contro i 6 punti di penalizzazione subiti per Atalanta-Piacenza 3-0.

Ricordiamo che i tre arbitri (Bartolomeo Manna, Massimo Zaccheo e Luigi Fumagalli) dovevano emettere il giudizio (il «lodo») entro fine gennaio, ma dopo l'arresto e le confessioni di Doni avevano chiesto e ottenuto un rinvio a fine marzo. L'Atalanta e Doni avevano acconsentito, il collegio ha poi chiesto nuovi documenti alla procura di Cremona (i verbali di Doni, Gervasoni, Santoni e Benfenati) e dopo averli inviati alle parti ha fissato l'udienza di lunedì prossimo.

Per il 26 marzo, infatti, le parti sono convocate a Roma, e a quanto pare adesso le strade si divideranno. Perché pare da escludere che l'Atalanta sia disposta a concedere ulteriori rinvii: il lodo è atteso entro il 31 marzo e la società ha il sacrosanto diritto di voler chiudere la vicenda e di avere certezze. Anche in vista del prossimo processo: quando vale l'illecito con il Piacenza? Resta -6 o cambia?

Al contrario il legale di Cristiano Doni, l'avvocato Salvatore Pino, ha già depositato la richiesta di rinvio del lodo, perché alcuni dei verbali che sarebbe opportuno conoscere sono secretati, quindi per il momento non è possibile leggerli. Ma senza quei verbali - sostiene Pino - non si può andare a giudizio.

La sua strategia è chiara: più procrastino i termini, più ho possibilità di inglobare nel giudizio anche le altre partite e ottenere un verdetto mitigato, adesso che Doni ha confessato e collaborato. E nel frattempo - se il processo sportivo procede (da oggi Palazzi parte con gli interrogatori sulle partite di A...) - si potrà avere un'idea delle pene inflitte agli altri pentiti.

Si sussurra, per esempio, che Gervasoni potrebbe uscirne con una pena molto, molto vicina ai 14 mesi di squalifica inflitti l'estate scorsa al primo pentito del Calcioscommesse, Vittorio Micolucci. Vedremo. E ne vedremo delle belle.

Pietro Serina

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