Processo Juve-doping: chieste due condanne

Il pubblico ministero di Torino, Raffaele Guariniello ha chiesto due condanne al processo per il presunto abuso di farmaci da parte della Juventus. Due anni e un mese per l’amministratore delegato della società bianconera, Antonio Giraudo, e tre anni e due mesi per il capo dello staff medico, Riccardo Agricola.Fra i reati contestati alla società torinese, la frode sportiva e la somministrazione di farmaci in modi pericolosi per la salute. Sul banco dell’accusa, insieme a Guariniello, si sono alternati Gianfranco Colace e Sara Panelli. «Alla Juventus - hanno detto - c’è stato un uso spregiudicato di farmaci senza finalità terapeutiche, al di fuori di qualsiasi condizione di sicurezza». Riguardo alla somministrazione di epo ai calciatori, hanno sottolineato: «l’ utilizzo sistematico che ne è stato fatto basta per differenziare la Juventus dalle altre squadre di calcio. La difesa non può dire «così fan tuttè». Per Giraudo, il pm ha chiesto anche l’ interdizione dagli uffici direttivi per un periodo di tempo pari alla durata della pena detentiva. Per Agricola, che «ha agito violando i suoi doveri di medico», due anni di interdizione dalla professione. L’avvocato difensore della Juventus, Luigi Chiappero, riguardo alle condanne ha commentato: «Sono solo teoremi. In qualche misura ce l’aspettavamo. Quelle del pm sono conclusioni molto severe, che rispecchiano l’impostazione dell’accusa. Siamo certi che le cose stanno diversamente. E i due teoremi su cui poggia l’accusa sono, per l’appunto, solo teoremi. Lo dimostreremo».

(25/10/2004)

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