Carobbio e Gervasoni spiati al Cristallo
Si attendono le prime mosse di Palazzi

Filippo Carobbio e Carlo Gervasoni si sono incontrati il 5 settembre nel bar dell'albergo «Cristallo Palace» di via Betti Ambiveri, sotto gli occhi dei poliziotti dello Sco. È un particolare che emerge dagli allegati all'ordinanza del gip di Cremona.

Filippo Carobbio e Carlo Gervasoni si sono incontrati il 5 settembre nel bar dell'albergo «Cristallo Palace» di via Betti Ambiveri, sotto gli occhi dei poliziotti dello Sco. È un particolare che emerge dagli allegati all'ordinanza del gip di Cremona.

Carobbio e Gervasoni quel giorno si sono telefonati e mandati diversi messaggi, tutti intercettati: «Emergeva dalla cripticità della conversazione - scrivono gli agenti nell'informativa - che, molto probabilmente, i due avrebbero dovuto parlare di cose importanti, stante il fatto che Gervasoni dimora in provincia di Alessandria mentre Carobbio in provincia di Bergamo».

«Dopo oltre un'ora di conversazione, i due uscivano dall'esercizio pubblico allontanandosi» sulle proprie auto, fotografati dai poliziotti. Cosa si siano detti, però, non è dato saperlo, ma gli inquirenti pensano che la fretta di incontrarsi e la cripticità delle loro telefonate siano comunque segnali di qualcosa di sospetto.

Intanto il procuratore federale Stefano Palazzi sta consultando le carte arrivategli da Cremona su questa seconda fase del Calcioscommesse: l'ordinanza che ha portato ai nuovi arresti e gli estratti dei primi interrogatori del gip e del pm consegnati a un suo collaboratore la scorsa settimana.

Il lavoro della giustizia sportiva - hanno assicurato i dirigenti della Federcalcio - sarà rapido ma in questo caso non vige la regola dell'estate scorsa: senza l'incombenza dell'inizio campionato, nessuna corsa contro il tempo. Anche perché Palazzi, prima di stilare il suo calendario di audizioni, dovrebbe attendere gli altri interrogatori della procura di Cremona e studiarne gli atti.

Nell'ottica della collaborazione, nei prossimi giorni Palazzi telefonerà al procuratore di Cremona Roberto di Martino per fare un punto e se necessario fissare un colloquio personale. Di lì l'iter della giustizia sportiva prenderà definitivamente il via. Nell'attesa che a Cremona riprendano gli interrogatori: si comincia con Doni l'11 gennaio.

Leggi di più su L'Eco di martedì 3 gennaio

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