Sport
Lunedì 19 Dicembre 2011
Un condannato in Finlandia
tira in ballo anche l'AlbinoLeffe
Negli stralci del verbale riportati nell'ordinanza di custodia cautelare del gip Salvini a carico di Perumal, si legge che il capo dell'organizzazione Eng Tan Seet avrebbe avuto addirittura, parlando di AlbinoLeffe, «il controllo finanziario, seppure in modo occulto, dell'intera società».
Negli stralci del verbale acquisito per rogatoria e riportati nell'ordinanza di custodia cautelare del gip Guido Salvini a carico di Wilson Raj Perumal, si legge che il capo dell'organizzazione di Singapore (epicentro mondiale del calcioscommesse), Eng Tan Seet, avrebbe avuto addirittura, parlando di AlbinoLeffe, «il controllo finanziario, seppure in modo occulto, dell'intera società». Un dato investigativo che per il giudice «è certamente da approfondire».
Perumal è un cittadino di Singapore arrestato in Finlandia nel febbraio 2011 (insieme con due calciatori africani che giocavano in due squadre del campionato finlandese) e condannato per aver alterato i risultati di alcune partite. Ora Perumal sta collaborando con gli investigatori.
Perumal ha spiegato che i risultati delle partite dell'AlbinoLeffe «furono truccati nel 2008», pur precisando di non aver partecipato «a quelle operazioni di manipolazione» e di «non sapere precisamente quante o quali partite» di serie B siano state manipolate attraverso l'AlbinoLeffe, di cui il capo dell'organizzazione Eng Tan Seet aveva «il controllo finanziario, seppure in modo occulto, dell'intera società».
«Io so che Admir Suljic e Dino Lalic - continua Perumal - si occupavano della manipolazione e dei contatti con i calciatori. Eng aveva fondi per puntare sui risultati alterati e per scommesse illecite. Credo che ci fossero stati addirittura dirigenti di Albinoleffe coinvolti, proprio perché Eng e gli altri membri del suo gruppo erano sicuri che le partite manipolate avrebbero dato risultati che aspettavano e perché Eng aveva tanti soldi da investire, addirittura un milione di euro».
Sono due le partite della serie A 2010-2011 sulle quali si concentra l'attenzione degli investigatori coordinati dalla Procura di Cremona che indaga sul calcio scommesse: si tratta di Napoli-Sampdoria del 30 gennaio finita 4-0 e di Brescia-Bari giocata il 6 febbraio e conclusasi 2-0.
Sempre secondo Perumal, Eng Tan Seet (detto Dan) «aveva certamente manipolato» alcune partite, spiegando che «aveva certamente manipolato Brescia-Bari (anche se Tan Seet aspirava a un 3-0), per la quale lui aveva percepito 60mila euro, e molto probabilmente (…) Napoli-Sampdoria (4-0), (…) in quanto ricordava che Dan parlava di un risultato di 4-0».
«Dopo Brescia-Bari, Eng mi chiamò dicendo che il mio guadagno sarebbe stato 60mila euro. Io penso che significa che si trattava di una partita manipolata. Eng era furioso perché i calciatori avevano consentito a perdere con 2-0 invece di 3-0» - spiega Perumal - sottolineando che «con il 3-0 la scommessa avrebbe portato benefici molto più grandi».
«Dopo le partite giocate il 30 gennaio 2011 - continua Perumal - Eng mi comunicò che io avrei ottenuto la mia parte dei profitti, che ammontava a 60mila euro. Mi ricordo che Eng parlava di un risultato 4-0, si tratta quindi della partita Napoli-Sampdoria. A mio parere Eng ha scommesso con handicap insieme con over nella partita menzionata».
A queste due partite, si aggiunge Brescia-Lecce del 22 giugno scorso, che era emersa nella prima trance dell'indagine grazie ad alcune intercettazioni e dall'interrogatorio di Massimo Erodiani (il 36enne abruzzese titolare di una serie di agenzie di scommesse) del 22 giugno scorso, da cui era emerso il il coinvolgimento dell'organizzazione capeggiata dal singaporiano Dan, insieme con il gruppo dei cosiddetti «bolognesi».
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