Dopo le due ultime battute a vuoto
Comark a Perugia in cerca di riscatto

Avversario ostico quello di domenica 18 per la Comark. Occhio, dunque, al Perugia nonostante il team umbro abbia due punti in meno dei trevigliesi ed è reduce dalla non annunciata sconfitta contro il modesto Firenze.

Avversario ostico quello di domenica 18 per la Comark. Occhio, dunque, al Perugia nonostante il team umbro abbia due punti in meno dei trevigliesi ed è reduce dalla non annunciata sconfitta contro il modesto Firenze. Per capitan Zanella e compagni, però, c'è l'esigenza di tornare alla vittoria dopo le battute d' arresto, subite in rapida successione, a Siena e al PalaFacchetti con la corazzata Omegna. Specie sotto l'aspetto del morale e dell'autostima rientrare da Perugia ancora senza bottino non sarebbe affatto il massimo.

Ma se la Comark riuscirà a giostrare come spesso ci ha abituati nella prima parte del torneo scommettere su di lei non si dovrebbe rischiare più di tanto. L'importante sarà andare a canestro con maggior frequenza considerando che nelle ultime quattro partite la Comark ha realizzato solo 65 punti di media.

Auspicabile, poi, che anche la difesa dia un notevole contributo al di là dei pur preziosi exploit dell'ormai conclamato watusso Borra. Sappiamo che in settimana coach Adriano Vertemati, in fase di preparazione alla trasferta, non ha tralasciato proprio nulla sia a livello di squadra sia sotto il profilo individuale. A proposito del nostro allenatore del tutto ingenerose, secondo noi, sono state le non poche critiche mossegli per la mancata vittoria con Omegna.

Evidentemente ci si dimentica, di colpo, i buoni risultati sin qui conseguiti dalla formazione della Bassa composta addirittura da otto under e dai trentenni Vitale e Zanella. Anche a Perugia l'allenatore milanese, già sul taccuino, guarda caso, di un paio di osservatori di club che vanno per la maggiore, dovrebbe accordare fiducia al via della gara a Borra, Zanella, Cazzolato, Vitale e Fabi. In panchina, per i cambi, Marulli, Planezio, Molinaro, Carnovali, e Tomasini.

Arturo Zambaldo

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