Sport / Bergamo Città
Lunedì 21 Novembre 2011
Siena-Atalanta, Andrea Consigli:
«È stata una partita memorabile»
Dopo il pareggio e la difficoltà a digerire il boccone amaro del gol del 2-2 di Siena, l'Atalanta è già ritornata ad allenarsi in vista del prossimo turno casalingo contro il Napoli, in programma sabato 26 novembre alle 20.45. Sondaggio: vota il tuo bomber
Dopo il pareggio e la difficoltà a digerire il boccone amaro del gol del 2-2 di Siena, l'Atalanta è già ritornata ad allenarsi in vista del prossimo turno casalingo contro il Napoli, in programma sabato 26 novembre alle 20.45.
Andrea Consigli, il migliore in campo contro i senesi, ha descritto così la sua giornata di gloria. «È stata la partita nella quale sono stato più chiamato in causa. Nei primi venti minuti mi hanno fatto scaldare bene, perché ho subito più tiri nello specchio in quella prima parte di gara che nel resto del campionato. Sarei stato ancora più felice se avessimo preso i tre punti. Sono quelle partite che capitano poche volte, perché siamo una squadra che subisce poco. Rimane l'amaro in bocca, ma guardando la partita non meritavamo la vittoria. Un pareggio su un campo del genere, però, lo prendiamo volentieri».
Pronti-via e subito il giovane portiere nerazzurro si è dovuto sporcare i guantoni per salvare la sua porta prima del vantaggio di Denis. Per il numero uno atalantino quella è stata la parata più spettacolare della sua speciale giornata. «La parata più bella è stata quella sul primo calcio d'angolo. Il colpo di testa di Larrondo era angolato: sono stato bravo e mi sono mosso bene. Non firmiamo mai per il pari e andiamo sempre a giocarcela. Il pareggio ci può stare: noi siamo stati cinici, loro hanno sbagliato tanto, però vincevamo fino a due minuti dal termine. Il rammarico rimane, non sei triste, ma non riesci ad essere felicissimo. D'Agostino metteva dei palloni velocissimi e sul rigore non sono riuscito a vedere. Vedendo in tv, il penalty mi sembrava un po' esagerato».
Andando indietro solo di due annetti, si fa fatica pensare al Consigli dell'era Conte, quello che s'alternava con Coppola e per il quale la Serie A sembrava una categoria stregata. Con prestazioni sempre più convincenti il guardiano della porta atalantina sta smentendo tutti quanti dubitavano di lui. «Sto crescendo, gli episodi brutti e belli servono proprio per quello. Lavoro al massimo per migliorare, perché so che non devo fermarmi. I miei amici mi hanno riempito di sms, a volte esagerando: quella di ieri è una di quelle partite che ogni portiere vorrebbe giocare, ma a volte preferisco decidere il match con una gran parata alla fine».
E perché no la Nazionale? In un campionato con tanti portieri buoni, ma ormai poche eccellenze, Consigli potrebbe essere un investimento per gli azzurri. Che lo sia e lo sarà per l'Atalanta lo si sta capendo invece dal vicino rinnovo di contratto. «Devo continuare così. Prima la salvezza: ci hanno tolto il capitano e i punti, mettendo in dubbio il grande anno di B. Vogliamo prenderci questa rivincita per vivere un'estate diversa da quella dell'anno scorso. La Nazionale è il sogno, ci stanno già pensando tanti altri portieri più esperti di me. Siamo agli sgoccioli, penso che non ci saranno problemi. Voglio mettermi nelle mani dell'Atalanta e sarei felice di rimanere qui tanti anni. Andare via per me non avrebbe senso. Ci sono poche squadre come l'Atalanta: prima di lei ci sono solo le big».
Simone Masper
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