«Gravi errori nelle motivazioni»
Il legale di Doni chiede la sospensiva

«Ho sentito Cristiano ed era completamente sconvolto dopo aver appreso le motivazioni della Corte della Figc. Siamo di fronte a un pregiudizio molto grave che sta causando danno al giocatore e alla squadra». Lo dichiara il legale di Doni Salvatore Pino.

«Ho sentito Cristiano Doni ed era completamente sconvolto dopo aver appreso le motivazioni della Corte della Figc. Siamo di fronte a un grosso rischio, davanti a un pregiudizio molto grave che sta causando danno al giocatore e alla squadra». È molto secco e chiaro il legale di Cristiano Doni, l'avvocato Salvatore Pino, durante un'intervista telefonica con il tg di Sky. «Partiamo da un fatto: siamo di fronte a un grave travisamento delle risultanze processuali - ha detto -. Sia chiaro: Cristiano Doni non ha mai detto di conoscere Parlato, Erodiani e Gervasoni, come invece è scritto nelle motivazioni. Doni ha sempre detto di conoscere Santoni, ma non c'è alcun verbale o testimonianza in cui risulti alcuna dichiarazione del mio assistito che riguarda una presunta conoscenza degli altri tre».

L'avvocato Pino parte quindi da questo «travisamento» e afferma con forza: «Ho già portato avanti una richiesta di sospensione della squalifica di Doni date queste motivazioni completamente disancorate da quanto è nei verbali - continua il legale -. La sospensione l'avevo già richiesta, ma mi era stato risposto che bisognava attendere il documento della Corte con le motivazioni. Ora che queste motivazioni sono arrivate e che i dati non sono supportati dai verbali e dai risultati delle indagini, la mia richiesta si fa ancora più forte e importante».

Poi un'altra dichiarazione che non risulta ai verbali: «A pagina 5 del documento delle motivazioni si parla della partita Atalanta/Piacenza con una dichiarazione di Marco Paoloni - sottolinea Pino -, che nel documento è stato chiamato Paolini, che afferma, in riferimento a Doni, "sono sicuro del suo coinvolgimento nella partita Atalanta/Piacenza". Una dichiarazione che risulta in un'audizione dell'11 luglio che però non c'è mai stata: non c'è traccia in alcun verbale e soprattutto non esiste alcun verbale dell'11 luglio. Abbiamo contattato per scrupolo anche l'avvocato di Paoloni che ha confermato che il suo assistito in quella data non ha rilasciato alcuna dichiarazione».

«Doni era sconvolto da questa cosa, perchè se le motivazioni di primo grado offrivano un sentiero, una traccia della conoscenza degli atti, qui invece stupisce che siamo in presenza di cose completamente diverse da quelle che chiunque poteva trarre leggendo gli atti». Da qui, secondo il legale Pino, le motivazioni sono apparenti e dettate da gravi travisimenti processuali. Di conseguenza la richiesta di una sospensiva della squalifica e di una richiesta di ricorso al Tribunale nazionale di arbitrato dello sport.

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