Fortunato analizza l'AlbinoLeffe:
«Non è una questione di modulo»

Sono ripresi martedì gli allenamenti a Verdello per l'AlbinoLeffe di Daniele Fortunato: esercitazioni di tipo atletico nella mattinata, mentre nel pomeriggio la squadra ha svolto lavoro di tipo tattico e partitella finale.

Sono ripresi martedì gli allenamenti a Verdello per l'AlbinoLeffe di Daniele Fortunato: esercitazioni di tipo atletico nella mattinata, mentre nel pomeriggio la squadra ha svolto lavoro di tipo tattico e partitella finale.

Infermeria: Luoni ha svolto allenamento differenziato, mentre Fabio Lebran è rientrato oggi pomeriggio in gruppo, allenandosi regolarmente con i compagni. Il difensore di Camposampiero aveva risentito di problemi alla schiena prima della gara contro il Bari.

Mercoledì allenamento mattutino alle 10 e amichevole pomeridiana alle 15.30 al centro sportivo di Verdello contro la Primavera di Alessio Pala.

Daniele Fortunato in conferenza stampa nella sala Scirea del centro sportivo di Verdello ha subito sottolinetao che «Io avrei preferito vincere. Ma quando faccio le mie considerazioni sulla gara prescindono sempre dal risultato. Non dovevamo perdere, soprattutto pensando al calendario, che non ci aiuta. Il pareggio non ci avrebbe cambiato la vita, ma sarebbe stato importante uscire con il pari, ma con una prestazione di livello. Nel primo tempo non abbiamo fatto molto, ma abbiamo costruito poco. Non mi soffermo sui centrocampisti, ma credo che abbiamo fatto poco, ripeto, indipendentemente dal risultato».

«Quella di Varese è stata comunque una gara che non meritavamo di vincere. In settimana avevo visto la squadra lavorare molto bene. Ma io credo che se abbassiamo le nostre prestazioni anche solo del 5% rispetto al nostro meglio, possiamo perdere contro tutti, non solo contro il Varese. Il goal preso al 2' ci ha impedito di fare quello che avevamo preparato, anche se il Varese è durato solo 11'. I nostri esterni non hanno dato qualità, ma quando abbiamo raddrizzato la gara avevo segnali che mi dicevano che avremmo potuto prendere in mano la gara. Non è successo».

«Cambiare modulo? Per me, visti i goal che abbiamo preso, non è una questione di modulo. Prendiamo rete per errori dei singoli. E sia con Cristiano che con Regonesi prendiamo comunque lo stesso numero di reti. Non mi fermo sul giocatore o solo sul modulo: mi fermo sulla concentrazione del giocatore. Vedo giocatori messi al posto giusto, non vedo errori di posizione della difesa o della linea. E questo me lo ha confermato la gara di Varese e i goal che abbiamo preso sabato».

«Laner mi preoccupa un po': è partito titolare diverse volte quest'anno, ma anche domenica non l'ho visto benissimo. Gli chiedo esperienza, intelligenza tattica: deve darmi di più. È un giocatore esperto, che lo scorso anno era in serie A: anche domenica si è dato da fare, è stato attento, ma deve darmi di più, io me lo aspetto. Torri e Regonesi? Torri può star tranquillo, sarà presto protagonista, abbiamo 37 gare da giocare. Regonesi non gioca perché Cristiano ha fatto molto bene quando Pierre si è infortunato prima della gara contro il Bari: sicuramente Pierre ripartirà, magari non domenica, ma sicuramente avrà il suo spazio, uno spazio importante».

L'allenatore dell'AlbinoLeffe ha anche commentato la gara contro il Varese nella sua «analisi dalla panchina»: «Inizio così: la partita non mi è piaciuta. E non l'ho apprezzata a prescindere dal risultato finale. Non mi piacciono quelle gare piene di ribaltamenti di fronte, significa che nessuna delle due squadre sta interpretando la gara al meglio da un punto di vista tattico. Anche se fosse finita pari, anche se Foglio avesse segnato in quell'ultima occasione, la partita che abbiamo giocato non mi sarebbe piaciuta e non avrei difficoltà ad ammetterlo. Abbiamo perso non per via di episodi (anche se ci sono stati sfavorevoli nella seconda frazione), ma per nostri demeriti. Abbiamo iniziato male e… bam, 1-0 dopo 2 minuti: la partita che avevamo preparato ovviamente ne uscita un po' condizionata. Siamo stati bravi in avvio di secondo tempo, siamo arrivati al pari volendolo fortemente. E proprio in quel momento, in cui sembravamo in grado, se non di volgere la gara a nostro favore, quanto meno di tenere il risultato e il controllo del campo, non siamo riusciti a prendere in mano la gara e siamo stati puniti da De Luca su quella che, come tutti i goal che vengono subiti nel calcio, considero essere una disattenzione. Abbiamo sbagliato forse l'atteggiamento iniziale, forse ci sono state anche delle mie valutazioni inesatte durante la settimana di avvicinamento alla gara: però non mi piace prendere goal come quelli che abbiamo preso. Soprattutto il primo: Neto Pereira è certamente un giocatore in grado di far la differenza in questa categoria, non possiamo nasconderlo, ma il movimento che lo ha smarcato è arrivato in una maniera così scolastica, così semplice forse, che proprio non riesce ad andarmi giù. Lavoreremo in settimana per cercare di ottenere quel risultato che sarebbe fantastico contro un attacco come quello della Samp, ovvero non prendere goal. Se proprio non dobbiamo vincere le partite, vorrei almeno chiudere la partita senza subire reti».

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