Lega Calcio, respinto il contratto
Sciopero vicino, altra mediazione

Il campionato di serie A rischia di non iniziare questo week-end. L'assemblea di Lega ha respinto il contratto e ora lo sciopero è a un passo. «Abbiamo agito con responsabilità, la situazione è di estremo imbarazzo» ha detto Marotta.

Il campionato di serie rischia seriamente di non iniziare questo week-end. L'assemblea di Lega ha respinto il contratto e a questo punto lo sciopero sembra ormai a un passo.

«L'assemblea è sovrana. Noi abbiamo agito con senso di responsabilità, anche se è una situazione di estremo imbarazzo abbiamo avuto fermezza nelle decisioni. Il consenso è stato unanime», ha detto all'uscita dall'Assemblea di Lega di A, Giuseppe Marotta, direttore generale della Juventus, commentando la decisione della Confidustria del calcio di respingere la proposta del presidente federale, Giancarlo Abete, sul rinnovo del contratto collettivo dei calciatori.

La riunione tra i presidenti si è insomma conclusa con la decisione di rigettare la proposta di contratto del sindacato dei calciatori.

I nodi restano l'articolo 4 che riguarda il contributo di solidarietà che secondo i club deve essere totalmente a carico dei giocatori e l'articolo 7 che secondo la Lega deve prevedere l'assoluta autonomia dello staff tecnico di organizzare gli allenamenti dei giocatori. L'assemblea ha votato a larga maggioranza per il no (18 voti a 2).

«Essere ottimisti con questi chiari di luna diventa complesso - ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete - bisogna essere realisti, vedendo la realtà mi sembra che ci sia una forte volontà di scontro. È dovere della federazione fare ogni sforzo per risolvere ogni tipo di situazione, quindi faremo approfondimenti. È un braccio di ferro più su un problema di comunicazione che non nei contenuti dell'accordo».

Il mancato accordo tra Aic e Lega sul rinnovo del contratto dei calciatori, in assenza di nuovi risvolti porterà allo sciopero dei calciatori.

«Nel consiglio di domani (giovedì 25 Ndr) non ci arrenderemo di fronte ad una situazione per me incomprensibile nei contenuti. Io ho chiesto al presidente Beretta se c'è qualcuno che ha la titolarità della firma del contratto, ho chiesto quali fossero le richieste dell'Assemblea di A. Oggi sappiamo quali sono le richieste, sulla delega alla firma non ho avuto risposte convincenti».

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