Sport
Giovedì 28 Luglio 2011
Patteggiamento? Si decide a breve
L'Atalanta potrebbe patteggiare evitando così il processo? La risposta è «ni». No, perché il patteggiamento non è previsto nel caso di illecito consumato (Doni per Atalanta-Piacenza). E sì, perché il patteggiamento sarebbe applicabile per Manfredini per Ascoli-Atalanta (illecito non consumato).
L'Atalanta potrebbe patteggiare evitando così il processo? La risposta è «ni». No, perché il patteggiamento non è previsto nel caso di illecito consumato (Doni per Atalanta-Piacenza). E sì, perché il patteggiamento sarebbe applicabile per Manfredini per Ascoli-Atalanta (illecito non consumato).
Ma la domanda è mal posta, perché da fonti vicine al presidente Antonio Percassi trapela che la società visti il contenuto del deferimento e gli atti probatori pare intenzionata a contrattaccare. Tra l'altro il summit decisivo per definire la linea difensiva e le strategie successive è in programma tra giovedì e venerdì mattina, quando gli avvocati avranno visto nel dettaglio tutti gli atti probatori e definito, ciascuno per la parte di sua competenza, che strada seguire al processo.
Solo in quel momento si deciderà se prendere o meno in considerazione un patteggiamento al momento però poco probabile. Perché la posizione di Manfredini viene considerata «risolvibile» senza patteggiare (va ricordato che il patteggiamento è eslcuso nei casi di recidiva, ma Manfredini fu squalificato nel 2007 per divieto di scommesse, non per illecito sportivo). Perché la partita che coinvolge Doni non è patteggiabile, a meno che Palazzi non accetti di derubricare il reato, scendendo da illecito sportivo a «violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità». Ma una scelta del genere, da parte della procura federale, sarebbe clamorosa: tutto questo Calcioscommesse farebbe flop. Ecco perché al momento il patteggiamento è da ritenere improbabile: a chi pare credibile che Palazzi s'accontenti, per la responsabilità oggettiva dell'Atalanta in Atalanta-Piacenza, di una grossa multa alla società?
Leggi di più su L'Eco in edicola giovedì 28 luglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA