Sport / Bergamo Città
Martedì 26 Luglio 2011
Marino: siamo solo all'inizio
Atalanta serena sul deferimento
«Siamo sereni, questo non è l'ultimo grado di giudizio. Il presidente Percassi ha scelto un gruppo di avvocati di primo piano che sapranno argomentare la nostra tesi difensiva». Pierpaolo Marino interviene sulla notizia del deferimento dell'Atalanta.
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A poche ore dal deferimento dell'Atalanta per responsabilità oggettiva nell'inchiesta sul calcioscommese, è arrivata la presa di posizione del club nerazzurro. Pierpaolo Marino, direttore dell'area tecnica, nel corso della presentazione alla stampa dell'ultimo arrivato, il difensore Andrea Masiello, ha così commentato lo stato d'animo di tutta la famiglia atalantina. «Siamo sereni, questo non è l'ultimo grado di giudizio, ma è solo la richiesta di un rinvio a giudizio, che deve ancora iniziare- ha esordito il dirigente nerazzurro -. Non mi voglio addentrare nell'argomento, ma non c'è nessun dirigente atalantino implicato: la società è solo vittima di questi comportamenti, ammesso che questi siano dimostrati. La responsabilità oggettiva è una materia opinabile e il presidente Percassi ha scelto un gruppo di avvocati di primo piano, che sapranno argomentare la nostra tesi difensiva».
La parola serenità è quella più utilizzata per descrivere cosa prova in questo momento la società Atalanta, la stessa sensazione che i dirigenti vogliono trasmettere ai tifosi. «Siamo sereni. Il presidente Percassi ci sta incentivando con la sua serenità. Nell'ambiente non avverto nessuna preoccupazione per la responsabilità oggettiva per la quale ci hanno chiamato in causa. Si dovrà giudicare sulla base dei fatti: avremo il massimo aiuto dagli avvocati in modo da essere tranquilli. Noi siamo sereni e il nostro obiettivo è quello di trasmettere serenità anche alla nostra tifoseria».
Sarà invece diverso il pensiero dei due atalantini coinvolti, Doni e Manfredini, la cui posizione appare più delicata, in quanto deferiti per illecito sportivo: «Fino a che non ci sono giudizi definitivi io sono innocentista – ha concluso -. Ho sentito mister Colantuono e i due giocatori ora vogliono solo allenarsi e giocare, anche se inevitabilmente non l'hanno presa bene. Manfredini l'ho lanciato io a Udine quando a 19 anni l'ho prelevato dalla Spal: è un ragazzo per bene. Doni è una persona stupenda e un professionista esemplare: quando si è innocenti bisogna essere sereni e fare lavorare gli avvocati. Abbiamo la rabbia e la consapevolezza di poterci difendere nel modo opportuno».
Simone Masper
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