Consigli: «L'Atalanta è super
Cristiano è un ragazzo d'oro»

Terza stagione in nerazzurro, quella appena iniziata, per il ventiquattrenne portiere Andrea Consigli. Nel ritiro di Rovetta il numero uno atalantino si è subito messo a disposizione, con rinnovato entusiasmo, di mister Colantuono e del preparatore dei portieri Mariano Coccia. Ed è toccato proprio a lui aprire la serie delle interviste ai giocatori al termine del secondo giorno degli allenamenti nell'Alta Valle Seriana.

UNA FANTASTICA ANNATA
«Si è trattato decisamente di una fantastica annata nel corso della quale tutti siamo stati autentici protagonisti. La ciliegina sulla torta è stato il primato finale in classifica. Dopodichè, staccata la spina nel periodo delle vacanze, eccoci qua per riprendere i giochi».

NON VEDO L'ORA DI TORNARE IN SERIE A
«Già avverto il profumo della massima categoria senza nulla togliere al torneo cadetto. Al tempo stesso occorre mettere in preventivo le difficoltà che ci attendono ma con il gruppo che ci ritroviamo sono certo che non deluderemo le aspettative. Fermo restando l'obiettivo-salvezza, mi piacerebbe tanto che anche le squadre che vanno per la maggiore avessero un'adeguata considerazione nei nostri confronti».

UNA SOCIETA' SUPER
«Appartenere all'Atalanta significa avere a che fare con un club davvero invidiabile. A nessuno di noi sfugge come sta operando la dirigenza sotto ogni aspetto. In altre parole tutti sono impegnati, quotidianamente, a portare specifici miglioramenti. E questo non può che giovare pure a noi giocatori».

PELLE D'OCA PER DONI
«Il nostro capitano è un ragazzo d'oro e non lo dico soltanto io. Quando l'ho visto commuoversi durante il saluto agli sportivi, domenica, allo stadio di Bergamo, mi è venuta la pelle d'oca. Sono, comunque, convinto che l'intera vicenda si sistemerà nel migliore dei modi».

L'IMPORTANZA DEI TIFOSI
«Da sempre i supporter nerazzurri seguono l' Atalanta con insuperabile attaccamento. A maggior ragione non si tireranno indietro questa volta dal momento che siamo attesi a un campionato dalle mille e una insidia. Non mi resta che ringraziarli in anticipo».

Arturo Zambaldo