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Mercoledì 13 Luglio 2011
Raduno AlbinoLeffe, Fortunato:
tanti giovani, lavoreremo di più
È iniziata la nuova stagione in serie B dell'AlbinoLeffe. La novità Daniele Fortunato in panchina e la rosa giovane, con una età media di 24 anni, sono i temi caldi della giornata di presentazione nella pace del raduno seriano nell'oasi verde di Zanica.
È iniziata la nuova stagione in serie B dell'AlbinoLeffe. La novità Daniele Fortunato in panchina e la rosa giovane, con una età media di 24 anni, sono i temi caldi della giornata di presentazione nella pace del raduno seriano nell'oasi verde di Zanica, a due giorni dal trasferimento nel ritiro di Selvino.
«Si parte - ha affermato il nuovo mister biancoceleste -. Abbiamo una squadra giovane e quindi bisognerà lavorare di più per sopperire all'inesperienza con l'entusiasmo, la grinta e la determinazione. La società ha lavorato bene e la squadra era quella che mi aspettavo».
Squadra giovane non è sintomo d'inesperienza per l'ex centrocampista atalantino, il cui paragone con mister Mondonico continuerà per il resto dell'annata. «L'obiettivo sarà sempre quello di mantenere la categoria. Sono meno camaleontico rispetto a Mondonico: cambierò di meno, ma non mi farò problemi a farlo quando ne sentirò il bisogno. Siamo passati da un'età media di 29-30 anni nelle finali playout a una di 24-25: siamo giovani rispetto all'anno scorso, ma l'età non è per forza sintomo di esperienza. Partiamo dai box in una campionato duro, ma sarà così per tante altre squadre».
Nell'ambiente seriano è circolata nelle ultime ore la voce di una possibile cessione dell'attaccante Omar Torri, che il direttore sportivo Aladino Valoti ha subito smentito. «Partiamo con un'identità ben precisa, con giocatori giovani che dovranno prendersi la giusta responsabilità, dato che molti di loro hanno già 3-4 anni d'esperienza. Riguardo Torri la società non ha ricevuto nessuna offerta, ma come è sempre stato nella storia dell'AlbinoLeffe nessuno è incedibile».
«Cristiano e Laner avranno ancora una possibilità dalla nostra famiglia. Le loro rispettive squadre hanno fatte delle altre scelte e oggi ce li teniamo ben stretti: sono giocatori che non vogliamo svalutare, dato che vengono da due campionati importanti».
Simone Masper
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