Gervasoni interrogato alla Figc
Il legale: «È andato tutto bene»

Carlo Gervasoni, il calciatore del Piacenza coinvolto nella presunta combine del match di marzo contro l'Atalanta, è uscito dalla Figc senza aprire bocca coi cronisti. Antonio Santoni è uscito intorno alle 18,10 su un taxi con i vetri oscurati ed è subito sparito.

Carlo Gervasoni, il calciatore del Piacenza coinvolto nella presunta combine del match di marzo contro l'Atalanta, protagonista del primo interrogatorio alla Procura federale della Figc nella quinta giornata di interrogatori nell'ambito dell'inchiesta sportiva sul calcioscommesse, è uscito a mezzogiorno senza aprire bocca con i cronisti che lo attendevano. Solo il suo legale ha parlato, semplicemente per dire: «È andato tutto bene».

Carlo Gervasoni, tesserato del Piacenza, era entrato negli uffici di via Po intorno alle 10 con i suoi legali per essere ascoltato dal procuratore Stefano Palazzi e dal suo staff.

Antonio Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna) è invece uscito intorno alle 18,10 su un taxi con i vetri oscurati ed è subito sparito. Daniele Corvia (tesserato del Lecce) nel tardo pomeriggio era ancora all'interno degli uffici.

Il preparatore dei portieri del Ravenna, Santoni, è grande amico di Doni e socio del bagno di Cervia “I figli del sole”. Santoni e Gervasoni, secondo le accuse, avrebbero partecipato attivamente per combinare la partita Atalanta-Piacenza del 19 marzo.

L'interrogatorio più atteso dai supporter nerazzurri, quello di Cristiano Doni, come noto è invece stato rinviato: il capitano dell'Atalanta, indagato ma non ancora interrogato dalla Procura di Cremona, ha chiesto e ottenuto un rinvio per venerdì 15 luglio.

A tirare in ballo Doni e l'Atalanta era stato l'ex giocatore Gianfranco Parlato, che negli interrogatori a Cremona aveva riferito di aver ricevuto da Santoni 40 mila euro, poi consegnati a Erodiani: soldi destinati a Gervasoni per comprare la partita (e che – dichiara sempre Parlato – in realtà si sarebbero divisi lui ed Erodiani, ma lui ne avrebbe tenuti 25 mila).

Dalle intercettazioni emerge un sms che Parlato manda a Santoni il 19 marzo alle 15.53, quando a Bergamo si è concluso il primo tempo sul punteggio di 3-0, quello – secondo le accuse - concordato: “Ci possiamo vedere anche subito”. Santoni risponde due minuti dopo: “Sono nel parcheggio fuori Parma”. Alle 16.40 il cellulare di Parlato risulta agganciato alla cella di Parma in via Trasversale del Lupo, vicino al casello dell'autostrada. Non è stato accertato, però, il passaggio di denaro e soprattutto da chi arrivavano i 40 mila euro.  Ci sono le dichiarazioni di Parlato, che però potrebbero essere state smentite da Santoni e Gervasoni.

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