Intertrasport, dopo il ko di Ozzanoserve realismo e sangue freddo
Parlando dell’ Intertrasport siamo stati, ahinoi, felici profeti. Una settimana fa avevamo smorzato senza mezzi termini i facili entusiami derivati dal vistoso passivo inflitto da Gamba e compagni al modeso e incompleto Vado Ligure. A distanza di pochi giorni il rovescio della medaglia: Intertrasport sconfitta a Ozzano, contro un team privo di fenomeni ma superiore agli avversari del turno precedente. Non è il caso, a questo punto, di suonare alcun allarme e al motto «non tutto il male viene per nuocere» la sconfitta nell’anticipo di sabato scorso non potrà che far tenere, di nuovo, i piedi per terra a Treviglio. Meno male che già in tempi non sospetti si era escluso dal coro dei facili entusiasmi coach Lino Frattin, puntuale nel rincorrere ulteriori margini di miglioramento nell’ambito dell’intero collettivo. Stiamo difendendo a spada tratta, da più giornate, il secondo posto, non affatto male per un prosieguo di stagione in linea con gli ambiziosi obiettivi della società. Non dimentichiamo che quando ci si batterà nei playoff per il salto di qualità il posizionamento finale in questa regular season avrà la sua significativa importanza. Da qui l’ imperativo categorico di non lasciarsi sopraffare dalle emozioni del momento. L’attuale Intertrasport dovrà proseguire per la propria strada confidando nella più che buona intelaiatura tecnica in aggiunta al conclamato affiatamento del gruppo. In altre parole accordiamo esclusiva autonomia di gestione, nella specifica competenza, all’allenatore e al direttore generale Euclide Insogna non fosse anche per i suoi brillanti trascorsi da coach. (20/01/2009)La sconfitta con Ozzano