Tiri liberi: applausi alla Comark
Anche se con un pivot in più...
Accade raramente che una squadra eliminata in una semifinane-promozione al termine di una sfida spareggio persa con uno scarto addirittura di 22 lunghezze riceva unanimità di consensi da parte della tifoseria. È il caso della Comark.
Accade raramente che una squadra eliminata in una semifinane-promozione al termine di una sfida spareggio persa con uno scarto addirittura di 22 lunghezze riceva unanimità di consensi da parte della tifoseria. È il caso della Comark che rientrata a Treviglio dalla pesante sconfitta (83-61) di Ostuni è stata applaudita a lungo.
I maggiori complimenti, a nostro avviso, vanno indirizzati proprio ai supporter ancor prima dei giocatori, pur meritevoli di aver portato il favorito team pugliese a gara cinque. E dire che alla vigilia del campionato in molti avevano storto il naso nel visionare l'organico, compresa la scelta (la quarta dopo i tre rifiuti precedenti) di affidarlo a Simone Lottici.
Scetticismo, poi, rimangiato man mano l'arrivo di risultati sempre più incoraggianti. A credere nella rosa e nel nuovo allenatore sin dall'inizio il general manager Euclide Insogna e non solo perché, da anni, è il preposto alla campagna acquisti-cessione del sodalizio della Bassa.
Fiduciosi, in tempi non sospetti, pure noi anche se a più riprese suggerimmo per allargare le ambizioni finali l'ingaggio, alla riapertura del mercato di riparazione, di un classico pivottone di categoria. Messaggio, così ci risulta, preso in considerazione dalla dirigenza ma in seguito accantonato perché «sulla piazza non venne individuato il giocatore ad hoc».
Anche se con il senno di poi provate a chiedervi dove sarebbe potuta arrivare la Comark con l' inserimentodi un «lungo» fatto su misura? Non giriamoci attorno a un dito: i talentuosi Marino, Reati, De Min e Vitale se supportati, specie sotto i tabelloni, da un pivottone, nonostante manchi la controprova, avrebbero avuto consistenti chanche per accedere alla finalissima per la Legadue.
In ogni caso c' è più di un motivo per essere oltremodo soddisfatti sul cammino compiuto sul parquet dalla squadra nella stagione 2010-2011. Valore aggiunto, la botta di entusiasmo dei tifosi che, se continueranno così, contribuiranno al salto di qualità del club presieduto da Piervincenzo Mazza, atteso omai da quasi quattro lustri.
Arturo Zambaldo
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