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Martedì 12 Aprile 2011
AlbinoLeffe nel calderone playout
Ma c'è unione Mondo-Andreoletti
La sconfitta casalinga di sabato contro il Torino ha rimesso in una posizione di difficoltà l'AlbinoLeffe che sembrava essersi staccata dal gruppo delle pericolanti. La cosa certa è che il tecnico Emiliano Mondonico ha la fiducia al 100% della società.
La sconfitta casalinga di sabato contro il Torino ha rimesso in una posizione di difficoltà l'AlbinoLeffe che sembrava essersi staccata dal gruppo delle pericolanti. Adesso serve attenzione nelle prossime gare per non rovinare l'ottimo lavoro comunque svolto quest'anno. La cosa certa è che il tecnico Emiliano Mondonico ha la fiducia al 100% della società.
Ed è stato lui stesso a confermarlo raccontando una conversazione con il presidente Andreoletti. «Sabato ho trovato una telefonata del presidente Andreoletti e penso "magari per dare una scossa all'ambiente, mi dà del tempo per andare al mare..." e invece - spiega il Mondo in conferenza stampa - mi dice che la prestazione gli è molto piaciuta e mi ha dato fiducia per il futuro del campionato».
«È bastata questa telefonata a farmi capire perché ho un rapporto così bello con il presidente e che dobbiamo provarle tutte per salvare l'AlbinoLeffe. Solo esprimendo una prestazione positiva possiamo uscire con il risultato positivo: se la mettiamo sotto altri punti di vista, non ce la faremo». L'AlbinoLeffe è finito proprio sabato scorso nel calderone dei playout, il che vuol dire spareggi per evitare la retrocessione.
«Abbiamo perso gare quest'anno in cui meritavamo almeno un punto o addirittura di vincere. Non possiamo mettere la gara sullo scontro fisico, sulla malizia: dobbiamo solo fare quello che sappiamo, cioè tentare di giocare bene a calcio. Soltanto così possiamo pensare di centrare la salvezza».
Il mister bluceleste ha continuato così: «Ora giocheremo fuori casa contro il Cittadella e poi avremo due partite in casa. Abbiamo buone possibilità di far bene, ma dobbiamo essere convinti e consapevoli di quello che siamo. Dobbiamo sapere che dobbiamo andare a giocare a calcio, per fare la nostra partita, mettendo in campo il meglio che sappiamo fare. Se lo faremo potremo farcela, anche se loro hanno qualcosa più di noi: fisicità, esperienza e giocatori con qualità e caratteristiche tipiche di un campionato com'è quello di serie B».
Quindi Mondonico è ritornato sul match disputato contro il Torino, evidenziando come la squadra abbia cercato di vincere, finendo per perdere alla fine. «Con il Torino volevamo vincere. Il gol che abbiamo subìto non è arrivato perché la difesa si sia disunita: la difesa era schierata, eravamo in sette contro tre. Abbiamo preso diversi gol nel finale di gara: ma li abbiamo incassati sia quando cercavamo di difenderci, sia quando tentavamo di attaccare. Ma non c'è mai una motivazione tattica alla base delle reti subite: non ci segnano i centrocampisti sorprendendoci nell'inserimento. Sono sempre gli attaccanti nell'uno contro uno a sorprenderci. Così è stato per Antenucci sabato scorso».
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