Comark, tutto bene a Trento
Confermati obiettivi ambiziosi
Rigorosi, per prima cosa, i complimenti con la «C» maiuscola da indirizzare alla Comark e al suo allenatore Simone Lottici. Il non aver fallito la preziosa sfida, per di più in trasferta, è sinonimo di squadra idonea per l'accesso ai playoff.
Rigorosi, per prima cosa, i complimenti con la «C» maiuscola da indirizzare alla Comark e al suo allenatore Simone Lottici. Il non aver fallito la preziosa sfida, per di più in trasferta e contro avversari altrettanto motivati, è sinonimo di squadra compatta e qualitativamente idonea per l'accesso ai playoff. Due elementi, questi, sui quali abbiamo sovente insistito dall'inizio della regular season nonostante la messa in discussione a causa del rendimento a intermittenza da parte dell' intero collettivo.
Nell'anticipo di sabato scorso a Trento Lottici ha presentato sul parquet la Comark da tutti auspicata e così l'impresa è riuscita secondo scontate previsioni. Per quale motivo qualcuno si ostina a non riconoscere l'organico, felicemente costruito in estate dal general manager Euclide Insogna, in grado di non accontentarsi di traguardi minimi? Il raggiungimento dell'ormai acquisita permanenza nella terza divisione del basket nazionale non può rappresentare, secondo noi, il top di una stagione sportiva da consegnare agli archivi priva, quanto meno, di qualche acuto.
Disponendo di un quintetto base con pedine di indubbio valore come Marino, De Min, Reati, Vitale e dell' ultimo Zanella l'escludere, infatti, a priori le possibilità di puntare al salto di categoria lo riterremmo una specie di autolesionismo difficilmente metamobolizzabile. Da includere nel contesto l'operato del citato Lottici alla faccia dell' etichettatura di «quarta scelta» dopo i rifiuti, in rapida successione, di Salieri, Saibene e Vanoncini di dirigere dalla panchina il team trevigliese. E, allora, strada alla fiducia e ad un razionale ottimismo: esaurita la formalità nell'ultimo impegno di domenica 17 aprile al PalaFacchetti con il fanalino di coda e da tempo retrocesso Osimo tuffiamoci (coach, giocatori e tifosi) con energia nel rovente e appassionante mini torneo per la promozione in Legadue. Un sogno? Nemmeno più di tanto....
Arturo Zambaldo
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