Parte la Milano-Sanremo. Il primo, vero traguardo del 2005 si offre all’appetito di pochi ma buoni pretendenti. Raramente, negli ultimi anni, la rosa dei favoriti si era presentata con così pochi petali, cinque, sei al massimo: Freire e Petacchi su tutti; un gradino più sotto Boonen e Cipollini, due gradini più in basso Bettini e Valverde. Un jolly nel mazzo ce l’ha anche Celestino, 31 anni alla partenza. Petacchi e Freire restano comunque i primi favoriti. Lo spezzino, che arriva alla Sanremo lanciato da una dozzina di traguardi tagliati braccia al cielo, non ha alternative al successo se vuole dare un senso alle mezze vittorie sin qui accumulate: a 31 anni, o sbanca Sanremo o resta nel gruppo di quelli bravi ma non bravissimi. A differenza di Freire, però, Petacchi non può permettersi di arrivare allo sprint senza un paio di fidati scudieri: pensiamo a due fra Velo, Sacchi, Kirchen, Tosatto, Ongarato, i suoi apripista più collaudati. Da solo potrebbe trovare difficoltà in più. Freire, invece, è uno cui non viene il mal di pancia se si trova isolato in un gruppo di nemici. È furbo, svelto, smaliziato, determinato e, soprattutto, ha classe. Forse è il corridore di maggior classe presente oggi sullo scacchiere mondiale: la grande classe gli ha consentito di vestire per ben tre volte la maglia iridata e, giusto per non togliersi dal canovaccio in esame, gli ha propiziato il trionfo sanremese di dodici mesi fa. Il pronostico potrebbe essere per lui.
(18/03/2005)
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