Lega Pallavolo: il rientro di Leo
snobbato dalla stampa nazionale

Standing ovation. Chiamiamole emozioni, emozioni vere, quelle vissute sabato sera al PalaNorda di Bergamo, per il ritorno di Leo Lo Bianco sui campi di gioco, dopo una lunga e forzata assenza. Leo è stata più forte di quel male che andava oltre la rete.

Standing ovation. Chiamiamole emozioni, emozioni vere, quelle vissute sabato sera al PalaNorda di Bergamo, per il ritorno di Leo Lo Bianco sui campi di gioco, dopo una lunga e forzata assenza. Leo è stata più forte di quel male che andava oltre la rete. Così, l'applauso di tutto il Palasport.

Un applauso sincero, simbolicamente di tutto il movimento della pallavolo italiana all'indirizzo di un suo simbolo, di una sua bandiera. 483 volte con la maglia azzurra, sgretolando ogni record a livello di Nazionale relativamente a tutte le discipline sportive, superando l'altro mito del volley (al maschile) Andrea Giani con le sue 474 presenze.

Record destinato ad essere ancora superato, così come, si augurano tutti i tifosi della Nazionale di volley femminile, anche il suo palmares che potrebbe arricchirsi ancora di tanti trofei nazionali ed intercontinali. Eppure sui media nazionali, tranne una lodevole eccezione, del ritorno di Leo neppure l'ombra o giusto mezzo rigo.

A livello di presenze in Nazionale, Lo Bianco è la top record, superando nella speciale classifica i miti del calcio come Fabio Cannavaro, il calciatore italiano con più gettoni nel Club azzurro della storia con «solo» 136 presenze, oppure nel basket come i monumenti che rispondono ai nomi di Pierluigi Marzorati (278) o Dino Meneghin (271). Non solo calcio e basket, ma anche nella pallanuoto, tennis e rugby, Lo Bianco ha scalzato tutti.

Mario Fiorillo, simbolo della pallanuoto italiana deteniene il record assoluto di 442 presenze, oppure Nicola Pietrangeli 164 volte protagonista in Davis con la maglia azzurra, mentre nel rugby Alessandro Troncon ha fermato i record a 101.

A questo punto, il movimento s'interroga, senza piangersi addosso peraltro, su quale debba essere la notizia con la quale la pallavolo femminile possa trovare «millimetri» o «colonne» sui quotidiani, o spazio su radio e tv se anche al simbolo del volley rosa, attualmente in attività come Leo Lo Bianco, leggendaria plurititolata campionessa della nostra pallavolo, icona della Nazionale italiana e della Norda Foppapedretti Bergamo, i media non hanno dato spazio al suo ritorno in campo.

Stesso trattamento riservato a Simona Gioli altra grande campionessa rientrata in Italia a Bergamo anche lei sabato, dopo l'esperienza alla Dinamo Mosca. «Ma forse è inutile - ha dichiarato il presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile On. Mauro Fabris - continuare ad indignarci e scandalizzarci per queste "disattenzioni" della stampa sportiva e non, considerata la monocultura calcistica imperante, una cultura però incapace di produrre grandi esempi come Leo Lo Bianco e Simona Gioli».

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