Bonaventura, trasferta difficile:
«Cittadella squadra organizzata»

Giacomo Bonaventura ha dimostrato ancora una volta il suo valore, l'uomo in più di questa prima parte d'annata in casa Atalanta. Il suo atterramento in area da parte di Zenoni è valso il penalty che ha permesso alla squadra nerazzurra d'intraprendere la rimonta nel derby contro l'AlbinoLeffe.

Vincendo la concorrenza con giocatori di livello come Ferreira Pinto e Pettinari, Giacomo Bonaventura ha dimostrato ancora una volta il suo valore, l'uomo in più di questa prima parte d'annata in casa Atalanta. Il suo atterramento in area da parte di Zenoni è valso il penalty che ha permesso alla squadra nerazzurra d'intraprendere la rimonta nel derby contro l'AlbinoLeffe.

«Pensavo di sentire di più la sfida, invece ero tranquillo - esordisce Jack Bonaventura - E'andata bene e abbiamo conquistato una vittoria preziosa. Ci hanno messo in difficoltà, perché giocavano a 5 in difesa e non era facile sfondare. Dovevamo avere più pazienza. Abbiamo raddrizzato una partita che non si era messa benissimo. Il pareggio prima del tè caldo è stato importante. Sul mio rigore il fallo c'era».

Per la prima volta in 19 giornate l'Atalanta è stata in grado di rimontare lo svantaggio iniziale, un fatto importante a favore della band di Colantuono, che prima della pausa potrebbe già raggiungere la seconda piazza. «Si è vista una reazione fino adesso era mancata. Avevamo delle motivazioni particolari perché si trattava di un derby. Ci proviamo sempre a recuperare lo svantaggio quando capita: è logico che a volte non ci riusciamo. Una squadra che lotta per il vertice deve dimostrare sempre questa voglia di sovvertire il risultato».

Questo 2010 che giunge al termine sarà ricordato in casa Atalanta anche per l'esordio di questo nuovo campioncino, in grado di fare le fortune della prima squadra, dopo averle fatte per anni sui campi del settore giovanile atalantino. «Spero di diventare una certezza per questa squadra e mi sto impegnando per diventarlo - aggiunge con orgoglio il giovane atalantino -. Il campo è lo specchio del lavoro settimanale. Sono contento della fiducia del mister. Mi manca qualche gol, ma piano piano arriveranno anche quelli. Sono felice di questa prima parte di stagione: ho giocato tanto e sono stato convocato con l'Under 21, una bella soddisfazione».

Prima di brindare al nuovo anno, l'Atalanta dovrà affrontare in trasferta il Cittadella di Claudio Foscarini, ex tecnico dell'Alzano ai tempi della serie B 1999 -2000, apparso in netto miglioramento nelle ultime partite e quindi avversario da non sottovalutare.

«Dobbiamo continuare su questa strada - conclude Bonaventura - il risultato del derby ci dà ancora maggiore fiducia. Il Cittadella è una squadra organizzata. Dobbiamo preparare il match al meglio e andare là con lo spirito giusto. A differenza di Portogruaro, i campi di Cittadella e Padova sono ottimi per tradizione, mentre in terra veneta le condizioni del terreno di gioco ci hanno penalizzato. Non lo considero un derby solo per il fatto di aver giocato con il Padova: sarà una partita come tutte le altre. Troveremo di fronte Manolo Gabbiadini, attaccante cresciuto a Zingonia, un giocatore veramente forte: spero che contro di noi stia calmo».

Simone Masper

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