Sport / Valle Brembana
Mercoledì 08 Dicembre 2010
Festa degli Amici dell'Atalanta
Percassi: dobbiamo restare compatti
Nel corso di una serata ricca di adrenalina e carica di ricordi, il Club Amici dell'Atalanta, guidato da Marino Lazzarini, ha voluto premiare come di consuetudine alcuni personaggi di spicco che gravitano attorno al mondo atalantino.
Nel corso di una serata ricca di adrenalina e carica di ricordi, il Club Amici dell'Atalanta, guidato da Marino Lazzarini, ha voluto premiare come di consuetudine alcuni personaggi di spicco che gravitano attorno al mondo atalantino. Nella sala Oggioni del Centro Congressi erano presenti sul palco, oltre a Lazzarini, anche il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi, Umberto Bortolotti, Valerio Bettoni, Danilo Minuti e il giornalista Elio Corbani.
Il portiere Bepi Casari, il giornalista Alessandro Dell'Orto, il Club Amici di Ponte San Pietro e Andrea Consigli hanno vinto rispettivamente i premi Achille e Cesare Bortolotti, Capelli, Pozzoni e Pisani, mentre il giocatore delle giovanile atalantine, l'esordiente Emanuel Lath, ha ricevuto il premio Bontà.
I mattatori della serata sono stati i due presidenti Lazzarini e Percassi, che hanno voluto ricordare l'attaccamento dei bergamaschi atalantini alla squadra, dando una sorta di input alle nuove generazioni: «Se sei bergamasco devi essere atalantino». Il presidente atalantino, in una sorta di botta e risposta con la presentatrice della serata Elisa Persico, ha voluto ricordare quanto sta facendo la società su questo fronte, a partire dal progetto «Neonati atalantini», con la società che regala la maglia a tutti i nuovi nati bergamaschi.
La festa prenatalizia è stata un'ottima occasione per riassumere il nuovo corso, a partire dall'entrata in società di Giugno della famiglia Percassi. «È stato un momento delicato. Vedendo la situazione che si era creata, bisognava fare qualcosa ed è stato fatto grazie anche al sostegno dei miei figli, che mi hanno convinto. C'era una grande depressione nell'aria: abbiamo risolto i rapporti con i vecchi manager e siamo ripartiti con Spagnolo, Zamagna e Corti. Abbiamo voluto ricreare entusiasmo ripartendo da Favini, con il quale ci conosciamo da una vita: quando l'ho incontrato aveva le lacrime agli occhi e ci siamo capiti al volo».
Venendo al momento attuale della squadra atalantina, Percassi ancora una volta ha elogiato l'allenatore Colantuono, chiedendo ai tifosi di incitare la squadra anche nei momenti di difficoltà: «Sono molto contento dell'allenatore che ho scelto, vuole bene all'Atalanta e aveva una voglia matta di tornare a Bergamo. Siamo al suo fianco, sappiamo che ci possono essere momenti di difficoltà, ma bisogna essere compatti e uniti: proprio in questi momenti diventa fondamentale l'apporto della tifoseria. Chiedo a tutti di appoggiare la squadra proprio nei momenti meno facili. Lo stadio? Ci stiamo lavorando, il concetto finale è vicino: vogliamo qualcosa in più, un vero e proprio mondo Atalanta, ma ci vogliono tempo, lavoro e capitali».
Il presidente degli Amici Marino Lazzarini ha invece ricordato gli impegni presi dal tifo organizzato atalantino: «La Camminata Nerazzurra si svolgerà nei giorni 20-21-22 maggio, prima dell'ultima gara interna contro il Cittadella. Domenica allo stadio venderemo a 5 euro l'una le sciarpe atalantine, il cui ricavato andrà all'associazione Paolo Belli. Oltre che per la beneficienza è anche un tentativo di colorare la tribuna Creberg. In futuro la nostra idea sarà quella di aprire un sito web dedicato agli Amici. Alla squadra chiedo un bel regalo di Natale: due vittorie da qui alla sosta».
Dopo i presidenti, spazio ai premiati, con i portieri di due generazioni diverse, Casari e Consigli. Elio Corbani ha ricordato la storia del premio Bortolotti prima di premiare Casari, storico portiere atalantino, famoso per il suo “Mea” urlato ai compagni quando usciva dai pali. Il premio Federico Pisani, dedicato all'indimenticato giovane atalantino tragicamente scomparso nel 1997 insieme alla fidanzata Alessandra, è toccato all'odierno portiere Andrea Consigli, che succede a gente del calibro di Montolivo, Donati e Guarente, giocatori che hanno fatto strada.
Simone Masper
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