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Martedì 12 Ottobre 2010
Colantuono: «Il Novara è forte
L'erba sintetica nasconde insidie»
In questa stagione contraddistinta da molte «prime volte», l'Atalanta ne saggerà una tutta speciale, mercoledì 13 ottobre alle 20.45, a Novara. Contro la formazione allenata da Attilio Tesser, rivelazione di questa prima parte di campionato, la squadra nerazzurra giocherà infatti per la prima volta nella sua storia su un terreno sintetico.
«È la prima volta che mi trovo di fronte un terreno così - esordisce l'allenatore Stefano Colantuono -. Dovremo attrezzarci ed essere pronti a giocare su di un campo che qualche insidia la nasconde. Il fondo è diverso dal campo d'erba, la palla viaggerà più velocemente e l'effetto sarà aumentato dall'umidità serale. Svolgeremo due allenamenti per esercitarsi proprio su una superficie simile. Non sarà un campionato falsato da questo, ma sicuramente alla lunga chi gioca su quel campo può avere più vantaggi».
Non sono passate nemmeno 48 ore dalla vittoria contro il Torino che l'allenatore romano dovrà impostare una nuova formazione. Se stavolta la difesa sembra essere l'unico reparto a non avere ulteriori defezioni, attacco e centrocampo potrebbero subire modifiche, imposte dal turnover e dalla squalifica di capitan Doni. «Ci manca un giocatore che stava facendo bene come Doni, ma il gruppo è sempre più maturo e consapevole e chi sarà chiamato in causa non deluderà. In difesa siamo quasi contati, mentre dovremo verificare qualcosa in mediana e in avanti. Barreto ha avuto problemi alla schiena contro il Torino, lo stiamo valutando: se ha smaltito il problema sarà in campo».
L'unica sicurezza è lo schema tattico: Colantuono non abbandonerà il suo 4-3-1-2 che nelle ultime partite ha dato risultati incoraggianti. «Non cambieremo sistema di gioco - chiarisce subito il mister nerazzurro - Solo dopo Siena abbiamo cambiato il modulo, contando che non è stato un grandissimo cambiamento: si attacca sempre con 4-5 giocatori, che sono schierati a rombo invece che in linea e difendi sempre in 8. Tiribocchi potrebbe giocare dall'inizio, con tre partite in una settimana questo era già preventivato. Non è detto che Ardemagni gli debba lasciare il posto: bisogna tenere presente che Ruopolo ha giocato di più e anche questo è da valutare in virtù della partita contro l'Ascoli».
Dopo il big match contro il Torino, imposto più dalla storia che dalla classifica, la 9° giornata di campionato presenta un vero scontro d'alta quota tra le due inseguitrici della capolista Siena. «Per il Novara vale un po' il discorso fatto con il Varese nelle prime giornate: le squadre che hanno cambiato molto poco partono avvantaggiate perché sanno cosa devono fare e i meccanismi di gioco sono rodati. A Novara c'è entusiasmo e questo da vantaggio: non hanno nessun obbligo di vincere e quindi può essere più facile. Gonzalez lo conosco abbastanza bene, perché già l'anno scorso si parlava di lui a Torino. Insieme all'altro attaccante Bertani si muove molto bene e non da punti di riferimento. Non dimentichiamoci poi di Motta, che è fondamentale, perché è quello che lavora molto sui movimenti degli altri attaccanti ed è un giocatore intelligente».
Da neopromossa agguerrita a realtà che può dare fastidio a tanti e che può dire la sua nelle zone alte della classifica: questo il pensiero di Colantuono sulla squadra allenata da Tesser. «Non esistono trasferte facili in Serie B, perché sono tutti campi difficili. Oltre a essere una squadra valida c'è anche l'incognita del campo. Dovremo fare una partita attenta, ritrovando le energie mentali ed essere bravi a proporci bene perché è una gara complicata. Il Novara se continua così potrà davvero pensare in grande: la classifica adesso dice questo. Noi dovremo essere rispettosi degli avversari, consapevoli che siamo un'ottima squadra. Dobbiamo tenere un profilo basso ed essere umili: solo così andremo lontano. Se pensiamo che dopo Novara ci aspetta un cammino facile significa che non siamo pronti a fare nulla».
L'Atalanta ha fatto vedere un calcio quasi perfetto nella prima mezz'ora del match contro il Torino. Un quasi che vale anche per l'allenatore nerazzurro che ha chiaro dove la sua squadra può ancora migliorare.
«Dobbiamo cercare di migliorare dove possiamo farlo. In attacco dobbiamo essere più bravi a concretizzare e a finalizzare. Non sto parlando solo delle punte, che lavorano molto. Quando abbiamo l'inerzia del gioco nelle nostre mani dobbiamo cercare di chiudere subito le partite, perché l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Per il resto stiamo lavorando bene, con una difesa che ha subito solo tre gol e solo quello della sconfitta di Siena è nato da un errore nostro».
L'ultimo pensiero del mister nerazzurro è per Nicola Ventola, attaccante barese ex di turno, che il mister romano allenò proprio nella precedente esperienza sulla panchina bergamasca.
«Nicola è stato fondamentale per la nostra vittoria in Serie B. Fu determinante soprattutto nella prima parte di quella stagione. In Serie A ha trovato meno spazio anche perché è arrivato Doni e abbiamo cambiato modulo, ma è un ragazzo che ringrazierò sempre perché è stato importantissimo per la nostra promozione».
Simone Masper
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