Il terzino Peluso: «La squadra c'è
ma dobbiamo essere più concreti»

Dall'AlbinoLeffe all'Atalanta, dall'esordio con Del Neri alla fiducia di Conte, da una prima parte di 2010 contraddistinta da alti e bassi fino a un posto da titolare fisso. Terzino sinistro o centrale difensivo, per Federico Peluso non esiste alcuna differenza, conta soltanto giocare e rendersi utile alla causa nerazzurra. «Devo migliorare in tutti e due ruoli – ammette Peluso - Sono contento di farli entrambi perché significa avere più spazio. Con il nuovo modulo per noi cambia poco, solo una copertura diversa, varia solo la fase offensiva: per i terzini c'è più spazio d'inserimento».

La mancata vittoria contro la Reggina deve essere archiviata subito, per non creare strascichi a livello mentale. «Dobbiamo concretizzare di più - prosegue il difensore romano - Un po' per sfortuna e un po' per episodi sfavorevoli la partita è andata così. Adesso bisogna archiviarla e pensare alla prossima. Abbiamo subito solo due tiri nelle ultime tre partite e abbiamo preso tre gol: purtroppo questo è il bello del calcio. Bisogna fare di più, perché se i risultati non vengono significa che c'è qualcosa che non va».

Il difensore atalantino prende poi le difese del mister, che in questa annata sta riponendo in lui la massima fiducia: anche per Peluso il gioco della squadra non è certo un problema. «Contro la Reggina abbiamo fatto un'ottima partita. Credo sia sbagliato criticare la squadra per il gioco: soprattutto nel primo tempo abbiamo giocato a una porta sola. Lo stesso Bonazzoli mi ha confidato scherzosamente che sembrava la partita tra l'attacco e la difesa: anche gli avversari si erano resi conto della nostra forza. Giocare così fa bene alla squadra: c'è ovviamente rammarico per non essere riusciti a vincere».

L'Atalanta deve dimenticare il gol di Bonazzoli e guardare avanti. Oltre l'ostacolo troviamo il Sassuolo di mister Arrigoni, partito tra i favoriti e ora apparso in crisi, dopo qualche risultato negativo. «Ci mancano almeno 5 punti. Partite come con Frosinone, Reggina, ma anche Siena meritavamo di più. Di punti ne abbiamo lasciati tanti, speriamo di tornare a farne da qui in avanti. Di tempo ne abbiamo ancora tanto a disposizione, ma dobbiamo farli adesso. I prossimi tre difficili incontri (contro Sassuolo, Torino e Novara) non sono decisivi: dobbiamo pensare partita dopo partita, fare discorsi troppo lunghi non serve a nulla. Sappiamo delle difficoltà del campionato, duro, caratterizzato da mille pericoli. Alla lunga i valori escono e quindi anche il Sassuolo, che adesso è reduce da qualche risultato negativo, potrà tornare in corsa».

Simone Masper

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