Il commento: Atalanta, doppia faccia
Ok per 45', poi troppo farraginosa

Si pensava di poter mettere alle corde in maniera agevole la Reggina , invece, si è rischiato nel finale di incassare il gol della beffa. Un match, in ogni caso, alquanto strano quello tra atalantini e calabresi. Sì, perché nei 45' iniziali, dopo la rete del vantaggio di Ruopolo (ottima esecuzione) al 20', era naturale ipotizzare la classica goleada considerando anche la pochezza tecnica degli avversari.

Anche il pareggio dell'esperto Bonazzoli, giunto sei minuti dopo, non aveva fatto cambiare idea perché i nerazzurri avevano continuato l'arrembaggio costringendo spesso e volentieri gli avversari ad asserragliarsi davanti al loro portiere, artefice di più di un intervento salva-gol. Quindi un'Atalanta che all'intervallo non era per nulla dispiaciuta visto che il gioco aveva prodotto numerosi tiri in porta.

Al contrario, la ripresa ha riproposto alcuni dei problemi già notati in questo scorcio di campionato. Spinta offensiva diventata di colpo farraginosa e controllata senza particolari affanni da parte dei difensori e dei centrocampisti reggini in massa.

A ingarbugliare ulteriormente la matassa agli atalantini l'inferiorità numerica sancita dall'arbitro al 16' con il cartellino rosso mostrato per doppia ammonizione a un discreto Raimondi. Anche se l'impegno e la voglia di centrare il risultato pieno non sono mai mancati, è subentrata la palpabile difficoltà della squadra di rendersi pericolosa dentro l'area dell'undici calabrese.

Stando così le cose, le speranze di conseguire l'intera posta in palio, subito dopo la sconfitta di Siena, sono andate via via sfumando. L'inedito schieramento a rombo presentato al Comunale con Doni dietro alle due punte non ha procurato alcunché di concreto. Interessante sarà constatare se mister Stefano Contaluono ripeterà l'esperimento nella prossima trasferta con il Sassuolo o si affiderà di nuovo al 4-4-2.

Infine, l'argomento classifica. La bellezza di 36 gare ancora da disputare invitano a non dare troppa importanza all'attuale posizione non ai vertici, ma come dar torto a coloro che ritenevano gli scontri con Varese, Frosinone e Reggina abbordabili e invece soltanto pareggiati?
Arturo Zambaldo

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