Messi, una resa con onore Il bergamasco sconfitto ai punti

Il bergamasco battuto dal messicano Alejandro Garciache si riconferma campione del mondo superwelter WbaAlla 7ª ripresa il pugile bergamasco è finito al tappetoma si è sempre battuto come un leone

CHICAGO Luca Messi ha perso ai punti l’assalto al titolo mondiale dei pesi superwelter Wba contro il campione in carica Alejandro «Terra» Garcia. Il messicano, forte dei suoi 24 incontri vinti per ko su 25 disputati, alla vigilia faceva paura e per rincarare la dose aveva promesso al pugile di Ponte San Pietro che lo avrebbe messo fuori combattimento alle prime riprese.

Ma ieri sera (in Italia erano le tre di questa mattina), una volta sul ring dell’United Center, davanti ad almeno quindicimila spettatori, Messi ha preso l’iniziativa battendosi da leone e dimostrando una tenuta atletica superiore all’avversario. Che, pur muovendosi di meno e arrivando col fiato corto al dodicesimo round, ha però un’arma in più: un pugno che fa male e ha fatto vacillare il bergamasco in un paio di circostanze.

Purtroppo risultate decisive: al terzo round, quando Garcia ha scaricato due ganci destri e Luca è finito in ginocchio (ma si è subito rialzato); alla settima, quando Luca, dopo aver piazzato una serie di tre diretti forti e precisi, ha fatto l’errore di scoprire la guardia e ha subìto il destro micidiale del messicano che lo ha spedito al tappeto. Contato dall’arbitro, Messi si è rimesso immediatamente in piedi anche stavolta e, ripresa dopo ripresa, si è riportato all’attacco. Ma non è bastato a recuperare lo svantaggio.

La sconfitta comunque non pregiudica il futuro del pugile bergamasco. Anzi, la sua boxe è piaciuta agli americani e soprattutto a Don King, l’organizzatore della riunione di Chicago: il vecchio boss dei guantoni ha promesso a Luca che presto lo richiamerà negli Stati Uniti.

Nulla da fare anche per l’altro italiano, Michele Piccirillo, che ha perso ai punti contro il nicaraguense Ricardo Mayorga (titolo vacante Wbc dei superwelter) con un verdetto unanime dei tre giudici. Il neo campione, 31 anni e 28 vittorie in curriculum compresa quella di questa notte (23 per ko) e solo 5 sconfitte, ha condotto un match d’attacco, mettendo al tappeto il pugile barese due volte nel secondo round e una nel quarto.

Piccirillo (44 vittorie e 3 sconfitte) ha avuto il merito di rialzarsi e restare in piedi fino al termine dell’incontro, ma non è riuscito mai a portare i suoi attacchi fino in fondo.

(14/08/2005)

Andrea Benigni

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