Comark, Lottici quarta scelta?
Intanto diamogli un buon roster

C'è chi ha già etichettato il coach della Comark, Simone Lottici, «quarta scelta» dopo il turbolento rifiuto di Salieri e i mancati arrivi di Saibene e Vanoncini. Ci può stare visto che la dirigenza trevigliese ha scelto, alla fine, appunto Lottici, il cui nominativo non rientrava nell'originale piano societario.

Ma da qui a considerare un ripiego l'ingaggio dell'ex allenatore del Casalpusterlengo ce ne vuole. Lottici, del resto, vanta un curriculum da cestista e ciò che più conta, adesso, da tecnico sicuramente dignitoso pertanto non ci sembra per niente equo accoglierlo con marcate riserve.

Mettiamolo, quanto meno, alla prova per poi valutarlo in base a come lavorerà in palestra e soprattutto ai risultati che conseguirà la squadra. Risultati, comunque, che bisognerà assolutamente accostarli alla qualità o meno del roster che gli verrà affidato.

A farne, ad esempio, le spese di un organico non in linea con le aspettative del sodalizio della Bassa è stato il non confermato Simone Morandi, a nostro avviso, autentico capro espiatorio di una stagione tra le più deludenti.

Lottici, pertanto, in chiave di prossimi obiettivi dovrebbe esigere chiarezza per non vedersi al termine del campionato l'indice puntato severamente contro. E con le voci attualmente di mercato che parlano di possibili cessioni di pedine di notevole importanza quali Minessi, Moruzzi e Reati non c'è da stare nemmeno un po' allegri.

Sappiamo che il general manager Euclide Insogna e l' inseparabile direttore sportivo Massimo Gritti stanno operando per cercare di sostituire i probabili partenti senza procurare particolari scompensi alla squadra che per il diciassettesimo anno consecutivo disputerà il torneo di terza divisione nazionale. Nella scorsa estate il tentativo non riuscì dal momento che gli allora pezzi da novanta Gamba, Guarino e Rossi sono stati rimpianti all'unanimità.
 Arturo Zambaldo

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