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Venerdì 02 Luglio 2010
Sorpresa al Mondiale: Brasile ko
Sneijder trascinatore dell'Olanda
L'interista Wesley Sneijder ha fatto piangere il Brasile come era capitato in passato a Ghiggia (1950) e Paolo Rossi (1982). Festa «orange» a Port Elizabeth. L'Olanda vince in rimonta il quarto di finale contro il Brasile e accede alle semifinali del Mondiale.
Eliminata, a sorpresa, la Selecao di Dunga. Al gol di Robinho la selezione orange ha risposto con l'autogol di Felipe Melo (tiro-cross di Sneijder) e il colpo di testa vincente dello stesso Sneijder. Gara vivace (con qualche fallo di troppo) sin dai primi minuti: all'8' contropiede brasiliano con Dani Alves che crossava al centro per Robinho che in posizione di fuorigioco spingeva la palla in fondo al sacco con il guardalinee nipponico pronto ad alzare la bandierina.
Gioco veloce su entrambi i fronti con difesa olandese in leggero affanno nel contenere la pressione della Selecao. Al 10' i verdeoro sbloccavano il punteggio: delizioso assist in verticale di Felipe Melo con Heitinga sorpreso e superato in velocità da Robinho che infilava Stekelenburg in uscita. Un minuto dopo l'Olanda era pronta a reagire con il preciso diagonale di Kuyt deviato in angolo da Julio Cesar.
Al 25', sugli sviluppi di un angolo, Dani Alves crossava al centro per Juan che al volo alzava la palla sopra la traversa. Spettacolo a Port Elizabeth: al 30' Robinho serviva al centro Luis Fabiano che di tacco smarcava Kakà. L'ex Milan calciava a girare chiamando Stekelenburg alla splendida respinta in angolo. Al 36' punizione dalla lunga distanza di Sneijder bloccata senza difficoltà da Julio Cesar. Al 45' gran tiro in corsa di Maicon con palla deviata da Stekelenburg in angolo.
Nella ripresa, al minuto 8, il pareggio «orange»: lungo cross di Sneijder e maldestra deviazione di Felipe Melo con palla che terminava alle spalle di Julio Cesar. Al 15' diagonale in corsa di Dani Alves con palla di poco fuori. Al 21' il preciso destro di Kakà terminava a un soffio dal palo. Al 24' l'Olanda completava la rimonta: angolo dalla destra, sponda di Kuyt e colpo di testa vincente di Sneijder per il sorpasso olandese.
Al 28' brutto fallo di Felipe Melo su Sneijder e il direttore di gara giapponese espelleva il calciatore della Juventus. Brasile sotto e in inferiorità numerica, Olanda in pressing a caccia della terza rete. Dunga al 31' inseriva Nilmar al posto di Luis Fabiano. Al 35' occasione per la Selecao e destro al volo di Lucio deviato in angolo. Sul corner seguente Kuyt anticipava in extremis gli avanti brasiliani. Ancora corner e tocco ravvicinato di Nilmar bloccato da Stekelenburg.
Al 39' Sneijder calciava su Julio Cesar e sul contropiede seguente Kakà trovava la respinta del portiere olandese. Al 44' ultima opportunità per la Selecao: punizione di Dani Alves respinta dalla barriera olandese. Olanda in semifinale, Selecao eliminata.
Così i verdeoro son tornati a casa dopo un buon primo tempo, chiuso in vantaggio con un gol di Robinho. Nella ripresa l'Olanda è cresciuta, ma è stato FelipeMelo il protagonista in negativo della partita: lo juventino ha prima ostacolato J.Cesar mettendolo fuori causa sul traversone del pareggio di Sneijder. Poi si è fatto cacciare per una follia: un calcio sferrato deliberatamente a Robben da lui stesso abbattuto.
Un cervello da gallina. E siccome Felipe Melo è stato voluto da Dunga, immaginiamo che per il tecnico e per il giocatore sarà difficile giustificarsi al rientro in patria (torneranno davvero?). L'Olanda (grande Robben nella ripresa, decisivo Sneijder) ha subito nel primo tempo, si è risollevata nella ripresa e ha vinto, passando con merito in semifinale. Tatticamente la sua gara è stata (quasi) esemplare.
Il Brasile era il favorito numero uno per la vittoria finale. Ma, come nel 2006 in Germania, è scomparso di scena anzitempo. Un'autentica tragedia: ne sentiremo parlare. Le formazioni erano state confermate, rispetto alle previsioni della vigilia. Dunga ha dovuto fare a meno dell'infortunato Elano (sostituito da Daniel Alves con Felipe Melo al rientro al posto dello squalificato Ramires). Van Marwijk, invece, non aveva cambiato una virgola, ma nel riscaldamento aveva perso Mathijsen: in campo Ooijer.
Il cambio dell'ultimo momento non è stato utile alla difesa dei «tulipani» che nel giro di dieci minuti ha preso due gol, uno annullato di Robinho che poi ne ha fatto uno valido appunto al 10'. Felipe Melo (proprio lui!) gli ha dato una palla rasoterra da centrocampo. La difesa olandese si è aperta centralmente: tutto il pacchetto arretrato, specie i centrali, ha dormito e pure Robben non è intervenuto. Così Robinho si è ritrovato solo, senza che né Heitinga, né Ooijer abbiano tentato di contrastarlo e ha «giustiziato» Stekelenburg di destro, rasoterra.
Nel Brasile molto utile Dani Alves, che ha flottato a centrocampo sia in fase di chiusura che di arrembaggio. L'Olanda ha subìto e il Brasile ha avuto almeno tre palle gol: al 25' D. Alves ha dribblato sulla destra, ha messo in mezzo per Juan che ha toccato alto da buona posizione. Ancora un'occasione non sfruttata da Robinho al 31' (bene Stekelenburg) e poi un rasoterra di Maicon deviato ancora dal portiere olandese. Insomma, un Brasile in palla che non ha regalato nulla a centrocampo e, salvo qualche smagliatura (Lucio) e qualche tiro di lontano di Kuyt e Sneider, non ha corso pericoli. Robinho, D.Alves, F.Melo e gli esterni Maicon e Bastos sono sembrati i migliori fra i sudamericani, mentre si è visto poco Luis Fabiano e lo stesso Kakà non è parso quello dei bei tempi: più squadra, quella di Dunga, che ha avuto solo la colpa di non aver chiuso la partita nel primo tempo. Colpa grave, come vedremo. Con un tiro di Sneijder di sinistro (fuori), l'Olanda ha voluto dare un segno nella ripresa, ma il Brasile ha tentato vanamente di ubriacarla. L'arbitro giapponese Nishimura (non all'altezza) ha graziato Bastos -secondo fallo da giallo- e poi il colpo di scena, all'8': Sneijder da destra ha messo in mezzo e sono saltati F. Melo e J.Cesar. Lo juventino ha messo fuori causa l'interista, ostacolandolo e toccando di testa, un mezzo autogol e partita cambiata nettamente. È cresciuto De Jong. Dunga ha sostituito Bastos (in odore di rosso) con Gilberto. Kakà ha messo fuori una palla dal limite, l'Olanda è parsa rigenerata mentre è calato il Brasile che ha preso il secondo gol su angolo da destra: Kuyt ha toccato la palla di testa all'indietro e l'interista Sneijder, sempre di testa, ha insaccato tutto solo al 23'. Difesa brasiliana immobile. Felipe Melo poi ha perso la testa al 29', dando un calcio a Robben che era a terra: espulso. L'olandese si è scatenato. Dunga ha fatto entrare Nilmar al posto di Luis Fabiano, il goleador, firmando la propria condanna. La reazione del Brasile si è espressa con un tiro di Lucio deviato e con due grandi occasioni mancate (Gilberto Silva e Kakà, dopo una palla-gol sbagliata da Sneijder) che hanno chiuso la partita. L'Olanda ha meritato, il Brasile deve prendersela solo con F. Melo e con sè stesso: tanti, troppi errori. De profundis (calcistico) per Dunga, già criticatissimo c.t. quando le cose andavano bene, figuriamoci adesso. Osanna per gli olandesi e per Sneijder.
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