Atalanta, Favini: «Colantuono
pescherà anche nel vivaio»

È un Mino Favini che spazia da Riccardo Montolivo, eccellente protagonista nella gara d' esordio degli azzurri al mondiale in Sudafrica, ai giovani nerazzurri che scalpitano in attesa di trovare spazio nell'organico della nuova Atalanta, gestione-Colantuono. L'inizio è per il centrocampista di Caravaggio, uno dei tanti gioielli uscito dal Centro sportivo Bortolotti di Zingonia.

«È stato il maestro Raffaello Bonifaccio a scoprirlo – dice Favini –: da parte mia l'ho seguito passo dopo passo nel prosieguo della carriera. Strada facendo è diventato sempre più eclettico, come ha dimostrato contro il Paraguay, andando alla conclusione ben quattro volte oltre a operare al meglio nella zona nevralgica del terreno di gioco. Secondo me, inoltre, Riccardo, ha ulteriori margini di miglioramento e con i 25 anni che si ritrova non ha ancora raggiunto il massimo livello. Occhio, poi, al tiro che possiede vista la facilità con la quale calcia tenendo il pallone basso».

Spostando l'argomento sul prolifico settore giovanile atalantino, Favini, portato a Zingonia da Antonio Percassi ai tempi della sua prima presidenza, ha aggiunto: «Non manca qualche giocatore che vanta buone qualità. A chi mi chiede lumi su Bonaventura rispondo che si tratta di una pedina dalle adeguate aspettative. Anche in occasione dei recenti play-out di serie B con la maglia del Padova si è fatto notare per il suo alto rendimento con più giocate di qualità. Altro nome su ci puntare potrebbe essere il capitano della nostra Primavera, Kone».

Stefano Colantuono aggregherà alcuni giovani alla prima squadra? «Penso - dice Favini - che due o tre Colantuono li “catturerà” e noi, naturalmente, saremo ben lieti di affidarglieli».

Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA