Tiri liberi sul basket bergamasco
Salieri, un coach di categoria
Diamo, innanzittutto, il benvenuto a Stefano Salieri, nuovo coach della Comark, il quarto sulla panca trevigliese in altrettanti campionati, compreso il prossimo. L'augurio è che la permanenza a Treviglio non si circoscrivi a qualche mese come accaduto ai suoi predecessori.
Secondo logica dipenderà da come la dirigenza valuterà, a fine stagione, il suo operato. Il curriculum sportivo del quarantanovenne tecnico bolognese è confortante, non però come ha enfatizzato il comunicato stampa redatto dalla società. Salieri, insomma, almeno sin qui, è identificabile nel classico allenatore di categoria visto che può orgogliosamente vantare buoni risultati con Ozzano, Virtus Siena, Veroli e Castel San Pietro, poker di squadre, comunque, tutte della serie cadetta.
Unico neo, guarda caso, la conduzione al Pavia, in Legadue. La scelta di Salieri va letta, per prima cosa, nella priorità del sodalizio della Bassa di puntare sulla valorizzazione del vivaio, in quanto lo stesso allenatore a maggio si piazzò terzo con Ozzano, in A dilettanti, utilizzando un roster anagraficamente giovane.
Attenzione, però, a non esagerare in tal senso perché il più delle volte è difficile coniugare traguardi importanti con troppi innesti di giocatori inesperti. A meno che la Comark non si ripresenti ai nastri di partenza del suo ennesimo torneo di Terza divisione con obiettivi ridimensionati.
Se ne saprà di più seguendo attentamente il basket mercato a partire dalla conferma o meno degli elementi di spicco (uno su tutti Moruzzi) del passato campionato. È solo il caso di ricordare che già un'estate fa ci fu il via libera a cestisti del calibro di Gamba, Guarino e Rossi non adeguatamente sostituiti e con inevitabili conseguenze sulla classifica finale.
Anche allora, nelle interviste iniziali di rito, l'ex Simone Morandi si disse, al pari di Salieri, entusiasta di venire a Bergamo e sposare in toto il progetto illustratogli. Poi però….
Arturo Zambaldo
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