E' attesa da un momento all'altro la comunicazione ufficiale sulla mancata conferma di Simone Morandi alla guida tecnica della Comark nella prossima stagione sportiva. Notizia, peraltro, da noi anticipata la scorsa settimana. Evidentemente il lavoro svolto da Morandi nei dieci mesi trascorsi nella Bassa non deve essere stato ritenuto soddisfacente dalla dirigenza.
Se guardiamo ai risultati nudi e crudi conseguiti da capitan Reati e compagni non si può che avallare le decisioni societarie visto l' accesso ai playoff per il rotto della cufia all' ultima giornata della regular season e la netta eliminazione al primo turno nel mini torneo successivo. Alibi, tuttavia, di ferro da accordare allo stesso Morandi è l' organico nettamente di spessore inferiore rispetto a quello del precedente campionato affidato al suo collega Lino Frattin. E in situazioni del genere si è comunemente portati ad attribuire un equo cinquanta per cento di ragioni alle parti coinvolte.
Chiuso, così, definitivamente l'argomento-Morandi ecco subentrare quello relativo alla sua sostituzione. Due i nomi maggiormente gettonati nonostante le ricorrenti smentite del general manager Euclide Insogna: Ciocca e Vanoncini. Nostri informatori accreditati suggeriscono di abbandonare bruscamente la pista Ciocca e di puntare, dritti dritti su Vagoncini, peraltro un ex al pari del primo. Ma spesso e volentieri, in casi analoghi, vincente è il detto tra i due litiganti, con quel che segue. Bocche cucite sullo sponsor. Il prosieguo del matrimonio con la Comark sarebbe, in teoria, scontato se il massimo responsabile dell' azienda di comunicazioni e marketing bergamasca, proprio attraverso il nostro sito, due mesi or sono non avesse riferito che la conferma o meno della sigla pubblicitaria sarebbe fermamente dipesa dai programmi e obiettivi del sodalizio orobico. Staremo a vedere.
Arturo Zambaldo
© RIPRODUZIONE RISERVATA