La «carica dei quattromila»
alla Granfondo Felice Gimondi

La carica dei quattromila della 15ª Granfondo Felice GImondi si è messa in moto domenica mattina alle 7 da via Marzabotto, vicino al Lazzaretto (quartier generale della manifestazione con l'ExpoGimondi). Tre i percorsi: il più breve di 89,4 km, il medio di 128,8 km e la Granfondo vera e propria di 162,1 km.

Circolazione sospesa sulla Villa d'Almè-Bergamo, direzione Bergamo, con corsia riservata ai ciclisti dalle 9 alle 15. A Bergamo divieto di transito in via Baioni e in via Ruggeri da Stabello dalle 9 alle 15.

La giornata è intitolata a Felice Gimondi, il grande campione che negli anni Sessanta-Settanta ha fatto vibrare di passione il cuore di milioni di italiani, molti dei quali mai e poi mai perderebbero l'occasione di venirlo a omaggiare.

La ricorrenza che si festeggia in questa edizione numero 15 è idealmente rappresentata da un caleidoscopio di colori: giallo, rosa, azzurro, iridato, tricolore, verde, amarillo, i colori di tutte le maglie conquistate e indossate da Gimondi nella sua straordinaria carriera.

A rendere omaggio al grande campione, insieme con le migliaia di concorrenti, ci sono anche alcuni nomi particolari: quelli dei corridori professionisti che, nel dopo-Gimondi, hanno tenuto alto il blasone del ciclismo bergamasco sulle strade del mondo: i fratelli Baronchelli (Tano e Tista), Claudio Corti, Alessandro Paganessi, Beppe Guerini, Ivan Gotti, Paolo Savoldelli, Paolino Lanfranchi.
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