Ritmica ancora argento europeo
Masseroni: vinceremo i Mondiali

La squadra azzurra di ritmica ha concluso la sua esperienza europea con un altro argento nella finale con i 3 nastri e le 2 funi, il secondo dopo quello nel concorso generale di sabato. Alla conclusione di un'altra esecuzione pulita e precisa le farfalle dell'Aeronautica Militare - la bergamasca Daniela Masseroni, Elisa Santoni, Elisa Blanchi, e Angelica Savrayuk - con Giulia Galtarossa (Ardor Padova) e Romina Laurito (Virtus Gallarate), hanno conquistato 27.300 punti e la piazza d'onore, dietro l'onnivora Russia, ancora d'oro con 27.600. Terza la Bielorussia con 27.150.

Dal combinato dei due punteggi odierni, 54.925, l'Italia sabato avrebbe stravinto il concorso generale. Contando, comunque, anche il bronzo ai cerchi, la Santoni e compagne, con 3 piazzamenti, si collocano al terzo posto del medagliere di Brema, dietro le russe (10) - che, tra gare di squadra e individuali, senior e junior - non hanno mai abbandonato il gradino più alto del podio, e la Bielorussia (7).

«Queste ragazze sono sempre più splendide - ha dichiarato a caldo una commossa Marina Piazza, direttore tecnico nazionale della Ritmica azzurra, qui nella veste di giudice -. Mi hanno fatto venire la pelle d'oca. Soprattutto ai cerchi, dove volevano assolutamente riscattare il piccolo errore dell'All-around. Sapevamo che questi Europei sarebbero stati difficili».

«Arrivavamo qui da campionesse del mondo e la Russia aveva una gran voglia di rivincita dopo Miè. Loro non hanno commesso gli errori eclatanti dei Mondiali giapponesi, ma quando si perde per due volte il nastro, una delle quali in uno scambio importante, la giuria dovrebbe evidenziarlo maggiormente nel punteggio di esecuzione».

«L'esercizio con i cerchi che abbiamo portato a Brema è molto più difficile rispetto a quello dei Mondiali di Miè - esordisce Elisa Blanchi, una delle tre reduci, con la Santoni e la Masseroni, del team d'argento ai Giochi Olimpici di Atene -. Noi abbiamo aumentato i rischi, mentre alcune delle nostre avversarie semplificavano i loro programmi».

D'altra parte l'Italia sa che per vincere deve essere perfetta e, negli ultimi tempi, ci sta riuscendo con una certa continuità. «L'argento non è assolutamente una sconfitta - precisa Romina Laurito, una ginnasta di grandissima esperienza con alle spalle tre mondiali da individualista ed altrettanti europei -. Il fatto che lo si pensi prova che oramai siamo talmente brave da vincere sempre. Ma nello sport ciò non è possibile. L'importante è salire sempre sul podio e rimanere nell'elite della ritmica internazionale. Adesso ci attendono due appuntamenti in Coppa del Mondo, a Minsk e, soprattutto a Pesaro, il 28 agosto, mentre a Corbeil Essonnes faremo solo un'esibizione».

Le ragazze si stringono l'una con l'altra, tenendo ben in vista, a favore dei flash, le tre medaglie continentali. «Il nostro è un gruppo molto unito e credo che questo si veda ed incida pure sul risultato in pedana - aggiunge la capitana Elisa Santoni, mentre sorride da lontano ai genitori, venuti fin qui insieme alla solita folta e calorosa comitiva di parenti delle nostre atlete - Speravamo in qual cosina di più, però va bene anche così. Ci rifaremo dove la vittoria è più importante».

E le fa subito eco Daniela Masseroni, un'altra senatrice di questo team delle meraviglie, che non finisce mai di stupire: «Ci rifaremo ai Mondiali di Mosca. Sarà durissima difendere il titolo in casa loro, ma noi ce la metteremo tutta, con la convinzione che l'esito finale dipenderà soltanto da ciò che si vedrà in pedana».

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