Tiri liberi: la Comark convince
soltanto contro squadre deboli
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Insomma, quando mancano quattro turni alla conclusione della prima fase, capitan Reati e compagni non ci hanno praticamente mai regalato fiammate degne di tal nome. Verrebbe da dire che chi si accontenta gode ma bisogna poi vedere chi è disposto a ridimensionarsi drasticamente sui due piedi soprattutto al ricordo del brillante percorso dell'Intertrasport di un anno fa in regular season.
Per ripagare con gli interessi la meritevole tifoseria ci vorrebbe un cambiamento di tendenza almeno nel corso dei playoff. Ma, oggi come oggi, anche a voler essere ottimisti a tutti i corsi, com'è ipotizzabile pensare di poter reggere il confronto negli spareggi-promozione con avversarie del nome di Bologna, Forlì e Ozzano (attualmente in fila in classifica) già vincitrici, peraltro, nei sei confronti diretti?
Al tempo stesso non siamo affatto d'accordo con quanti mettono addirittura in dubbio l'accesso agli stessi playoff. Evidentemente coloro che la pensano in questa maniera peccano, a nostro avviso, in un eccesso di scarsa considerazione sul valore di una rosa non certo collocabile nella parte destra della classifica.
Oltre la più rosea previsione, scendendo dalla serie A dilettanti alla C, il cammino della cittadina Virtus. L'ultimo significativo risultato è la vittoria di domenica scorsa sulla capolista Cavriago. È il caso di ricordare che il team allenato da Alessandro Galli si era allineato ai nastri di partenza del campionato con ambizioni modeste. Sul parquet si sono ribaltati gli obiettivi dal momento che la Virtus si è ben presto identificata da zona playoff. E con i non rari exploit centrati, sugli spalti dell'Italcementi, si è registrato un graduale e incoraggiante aumento di spettatori.
Arturo Zambaldo
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