Sport / Bergamo Città
Giovedì 21 Gennaio 2010
Calcio dilettanti sempre più verde
4 i giovani da schierare in campo
Sono queste, infatti, le direttive emerse nelle riunioni tenutesi alla sede del Comitato regionale, a cui erano stati invitati a partecipare i club di Eccellenza e Promozione (la Prima categoria è stata convocata per sabato 23 gennaio, ma ormai la linea è ben definita).
Va preliminarmente osservato che sono stati gli stessi dirigenti a decidere quanto sopra: dei 53 sodalizi iscritti al campionato di Eccellenza, ne erano ad esempio presenti 41, fra i quali il fronte si è presto spaccato fra chi avrebbe voluto confermati gli attuali tre giovani e chi spingeva per aumentarne il numero. L’hanno avuta vinta questi ultimi dopo lunghe e accese discussioni.
Vediamo nel dettaglio le fasce di età stabilite per le due principali categorie del calcio lombardo. Nella prossima stagione dovranno giocare tutto l’arco della partita un 1989, un 1990, un 1991 e un 1992 (in pratica, le stesse annate attuali più la classe 1992); nel 2011/2012 scenderanno sempre in campo, invece, un ’91, un ’92, un ’93 e un ’94; mentre nei campionati 2112/13 avremo un ’92, un ’93, un ’94 e un ’95.
In quest’ultimo frangente verrà introdotto il concetto di calciatore «fidelizzato»: il calciatore del 1994, infatti, dovrà aver già maturato almeno un'intera stagione sportiva di tesseramento con la stessa società (uscendo, in pratica, dal suo settore giovanile). Ciò, come detto, varrà sia per l’Eccellenza che la Promozione: le fasce delle altre categorie saranno suggerite dalle prossime riunioni e ovviamente non potranno che seguire il solco tracciato, scalando di qualche numero e anno di nascita.
Qualche osservazione a margine di quanto sopra. Colpisce la rivalutazione della classe 1989, che a livello nazionale non è obbligatoria neppure quest’anno (la Lega oggi vuole in campo i ’90 e i ’91) e invece continuerà a essere imposta anche il prossimo. È andata bene anche ai ’92, che Roma aveva previsto in campo soltanto nella prossima stagione e invece si sono garantiti il posto per un intero triennio.
Dunque, dalla prossima stagione le rose lombarde saranno sempre più adeguate alla linea verde, in quanto tenere quattro giovani in campo significa portarne cinque o sei in panchina, cioè avere la metà o più dell’organico composto da ventenni. Non va comunque dimenticato che tali impostazioni valgono solo per i campionati regionali: c’è dunque da sperare che, in Eccellenza, le squadre qualificate alle fasi finali di Coppa Italia e playoff vadano ad affrontare esponenti di comitati che adottano la medesima filosofia, altrimenti rischiano di trovarsi di fronte antagonisti ben più attrezzati, maturi ed esperti.
Le società hanno anche votato all’unanimità una mozione da trasmettere a Lega dilettanti, Figc e Coni per respingere con fermezza l’idea, proposta dall’Associazione calciatori, di fissare lo svincolo al compimento dei 18 anni (contro gli attuali 25: sarebbe una nuova svolta epocale). Si è poi parlato dell’ipotesi di far giocare l’Eccellenza al sabato pomeriggio - verrà svolto in merito un sondaggio fra le società - confermando intanto la composizione tradizionale dei gironi di campionato (criteri di vicinanza) e Coppa (criteri misti).
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