Chevanton: «Doni ci dà la carica
Contro il Genoa per vincere»

Schierato da mister Mutti al 12’ della ripresa, in sostituzione di Ferreira Pinto, dopo soltanto 3’ ha realizzato l’eurogol che ha consentito all’Atalanta di pareggiare mercoledì a Bologna nel recupero. Ernesto Javier Chevanton, 29 anni, uruguaiano, a Bergamo da poco più di un mese, è diventato, di colpo, l’uomo del giorno.

«Sono felice - ha commentato -, la mia rete ci ha permesso di non perdere anche se pensavo di poter vincere visto che siamo stati autori di una prova davvero perentoria nella ripresa». Rivivendo il suo gol, la punta nerazzurra ha precisato: «Pensavo che l’arbitro fischiasse un fallo a mio favore. Così non è stato e allora, dopo che Doni mi ha fatto da sponda, ho deciso di tirare: meno male che il pallone è finito in porta».

Dopo aver citato Doni, il sudamericano ha aggiunto: «Cristiano è il capitano che tutti vorrebbero, visto che è il primo a darci una carica importante. Inoltre è scattato tra di noi un bel feeling che va oltre le mura di Zingonia». Sulle sue condizioni di forma, Chevanton è stato esplicito: «Mi manca ancora un adeguato ritmo partita, comunque mi accorgo che - giorno dopo giorno - sto migliorando sotto ogni aspetto. La voglia di raggiungere il massimo rendimento è tanta, paragonabile al mio desiderio di emergere quando mi trasferii dalla mia Nazione a Lecce per disputare tre bei tre campionati».

A questo punto inevitabile proiettarsi al prossimo appuntamento di campionato, quello di domenica 24 gennaio, a Genova contro i rossoblù di Gasperini: «La classifica parla inequivocabilmente a favore della squadra ligure, ma sul terreno di gioco, in fin dei conti, ci vanno undici contro undici. Anche per questo noi ce la metteremo proprio tutta per cercare di portare a Bergamo l’intera posta in palio. Del resto, l’Atalanta con Mutti in panchina sta dimostrando di poter competere con chiunque».
 A. Z.

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