Bresciano, 59 anni, allena da 20 dopo una buona carriera da calciatore. È nella storia del Piacenza d’inizio anni Novanta, e dell’Empoli dell’ultimo ciclo in A (2005-2008), quando il sabato in ritiro portava i calciatori in giro per musei. In serie A quattro salvezze in sette stagioni.
Il vantaggio: ne ha viste tante, di certo si adatterebbe al gruppo che trova. Non ama prendere troppi gol.
Lo svantaggio: è schietto, diretto. E ci mette sempre gli attributi. Non è facile amarlo subito.
LINO MUTTI
Bergamasco, 55 anni, prima 18 anni da centravanti, poi altri 20 da allenatore. In serie A due salvezze in cinque campionati. Emblema del buonsenso e del realismo, si adatterebbe in fretta al gruppo, valorizzando i singoli nei loro ruoli. Servirebbe un interlocutore in società.
Il vantaggio: è bergamasco, conosce perfettamente l’ambiente, è equilibrato, predilige il 4-4-2 tradizionale.
Lo svantaggio: è un buono, manca dalla A dal 2006. È bergamasco, quindi non gradito in società
EDY REJA
Giuliano, 64 anni, per 14 anni centrocampista di buoni mezzi fisici con Spal, Palermo e Alessandria, allena dal 1979 e ha guidato 21 squadre diverse in trent’anni. In serie A per sole quattro stagioni (Vicenza e Napoli), si è salvato una volta con il Napoli. Sta guidando l’Hajduk Spalato in Croazia, ma si può liberare.
Il vantaggio: equilibrato, serio, carismatico. Si adatterebbe al gruppo, dialoga con i giocatori.
Lo svantaggio: predilige la difesa a cinque, è noto soprattutto per la grande attenzione alla fase difensiva.
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