Antonio Conte amareggiato:
«Niente scuse, sono deluso»

Antonio Conte non si è sottratto ai giornalisti nel dopo partita di Coppa Italia. "Non c'è da accampare scuse - ha subito detto - anche perché ho visto gran poco di ciò che proviamo e riproviamo in allenamento. Mi spiace, inoltre, in maniera forte, uscire dalla Coppa Italia". Dopodichè il mister atalantino ha aggiunto: "Ho riscontrato, purtroppo, una complessiva difficoltà da parte di tutta la squadra. Salvo l'impegno e la volontà ma la poca lucidità evidenziata non è, certo, una buona cosa". E, ancora, Conte ha sottolineato: "Inutile che ci si nasconda: le problematiche esistono e bisogna fare in modo di eliminarle con il lavoro di ogni giorno".

Sul gol fantasma di Talamonti, non concesso dall'arbitro, ha, invece, glissato: "Non mi interessa questo argomento, io intendo porre le attenzioni sulla prestazione della squadra".

Infine alla domanda sul recupero di Ferreira Pinto ha precisato: "Occorre tenere costantemente presente che il giocatore è rimasto fuori per circa otto mesi e quindi ha bisogno di giocare". Di ben altro umore il giovane Marconi, cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta e tuttora in prestito al Lumezzane: "Non ho esultato dopo il gol segnato a Coppola per evidenti motivi. Se tornerò all'Atalanta non sta me a decidere: chi di dovere, a fine campionato, farà le sue scelte. Personalmente posso solo affermare che chiunque, come nel mio caso, ha iniziato a giocare in un vivaio spera, prima o poi, di ritornare nella società che lo ha lanciato. Il signor Favini, a fine partita, è venuto a salutarmi: sono veramente felice!".
A. Z.

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