Sport
Martedì 06 Settembre 2005
Ascom contro la B al sabato
Anche l’associazione dei commercianti contesta la decisione di far giocare le partite alle ore 15. A Milano incontro decisivo tra Lega Calcio e sindaci
Siamo alla resa dei conti. Ancora poche ore e dal vertice Lega Calcio-Sindaci, in programma nella mattinata di mercoledì 7 a Milano, uscirà la risposta che tutti aspettano: la serie B giocherà al sabato? E se sì, a che ora scenderanno in campo le squadre? Difficile prevedere quale sarà il verdetto, ma nel frattempo c’è da registrare che anche l’Ascom di Bergamo ha deciso di scendere in campo contro la serie B al sabato alle ore 15. Lo fa attraverso il suo presidente Paolo Malvestiti che sull’argomento pronuncia parole molto chiare: «Attendiamo il risultato dell’ incontro tra il presidente della Lega Calcio e i sindaci con la speranza che il problema dell’orario delle partite di serie B possa essere finalmente risolto - dice Malvestiti -. Noi commercianti lo ripetiamo con chiarezza: non siamo d’accordo a far giocare gare il sabato alle 15, ma neppure con la proposta di posticipare gli incontri di due ore, alle 17». La preoccupazione del presidente dell’Ascom va oltre gli interessi commerciali e tocca il tema della sicurezza: «È vero - prosegue Malvestiti - che per noi il sabato pomeriggio è un giorno particolare. È intoccabile, perchè nei nostri negozi il 30% degli incassi settimanali viene fatto proprio il sabato. Ma non è solo questo che ci interessa. Far giocare le squadre il pomeriggio incrementa ulteriormente il traffico già congestionato del sabato e diminuisce la sicurezza sia per chi transita in quelle zone, sia per chi vi lavora, come i commercianti che hanno le loro attività nelle zone vicine allo stadio».La presa di posizione dell’associazione è stata accolta con favore dall’assessore comunale allo Sport, Fabio Rustico, ex giocatore dell’Atalanta: «Accogliamo positivamente - dice l’assessore - la posizione assunta dall’Ascom. La voce dei commercianti è la voce di chi è a contatto con la città e rappresenta adeguatamente il malumore dei cittadini: far giocare le partite al sabato pomeriggio stravolge le abitudini dei bergamaschi».(06/09/2005)
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