Legge regionale antislot
Il testo al ministro Cancellieri

È stata consegnato lunedì 21 ottobre al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri il testo della nuova legge di Regione Lombardia contro il gioco d'azzardo patologico, con la richiesta di farsi portavoce nei confronti del Governo dell'assoluta urgenza di intervenire.

«Ho consegnato al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, anche a nome del presidente Maroni, il testo della nuova legge di Regione Lombardia contro il gioco d'azzardo patologico, chiedendole di farsi portavoce nei confronti del Governo dell'assoluta urgenza e necessità di intervenire contro questa vera e propria piaga sociale». Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi in occasione della visita istituzionale del ministro, lunedì 21 ottobre, a Brescia.

REGIONE LOMBARDIA CONTRO GIOCO D'AZZARDO - «Regione Lombardia - ha aggiunto Viviana Beccalossi - ha fatto la sua parte, proponendo con coraggio nuove norme, per mettere dei paletti a un fenomeno che negli ultimi mesi si sta diffondendo esponenzialmente e che, dati alla mano, sta provocando danni devastanti a migliaia di persone e alle loro famiglie. Sappiamo che i poteri delle Regioni in questo campo sono limitati ed è quindi doveroso che anche a Roma, attraverso il Parlamento e il Governo, ci si faccia carico della situazione, per dare risposte concrete. Sono certa che il ministro Cancellieri abbia colto il senso della nostra iniziativa e che le rassicurazioni che mi ha rivolto avranno un seguito anche nella capitale».

AZIONI CONTRO LUDOPATIA - La Legge approvata martedì scorso all'unanimità dal Consiglio regionale lombardo prevede l'incentivazione di azioni socio-sanitarie in tema di ludopatia, interventi sulla prevenzione, formazione obbligatoria per i gestori, restrizioni sulle distanze delle sale gioco da scuole, chiese, luoghi d'aggregazione e anche dai «Compro oro», oltre che controlli rigorosi in materia di sicurezza.

«Mentre la Lombardia approvava le nuove norme - ha concluso l'assessore Beccalossi - in Parlamento si concedeva un ulteriore sconto agli operatori del gioco d'azzardo, già beneficiari di una sanatoria nel cosiddetto "Decreto Imu". Serve un cambio di rotta coraggioso, perché è inaccettabile che lo Stato non tuteli i propri cittadini nel nome dei lauti incassi derivanti dalle slot machine, che spuntano come funghi nelle nostre città».

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