I topi della Raggi
sindaco di Roma

Che deve fare quella povera donna dell’avvocato Virginia Raggi, neosindaca pentastellata di Roma?

Se si precipita a Tor Bella Monaca – assai problematica periferia al di là del Grande Raccordo Anulare -, accorre per propagandare se stessa, se non ci va, si comporta come i suoi sciagurati predecessori, che – occhio non vede, cuore non duole – concepivano i confini della Capitale dall’Olimpico all’Eur, non di più. Ma stavolta gl’impertinenti ragazzini di Tor Bella Monaca hanno assunto loro l’iniziativa, postando un bel filmetto, divenuto rapidamente virale, con la conta di una venticinquina di topi disciplinatamente incolonnati dalla tana, in un cassonetto, verso la pubblica via. Che doveva fare – richiediamo a noi stessi – l’atterrita Raggi, piombata sul posto con l’assessore all’ambiente nuovo di pacca, Paola Muraro (scelta non romana al di sopra di ogni sospetto, essendo rodigina d’Adria)?

I topi a Roma non sono neanche una grande novità. Roditori in gran numero se ne sono sempre trovati a via Dei Fori Imperiali, in costante ritirata per l’aggressività dei celebri gatti del Colosseo. Ma pure a piazza dei Carracci, sotto casa di mio fratello, anch’essi provenienti dai soliti contenitori di rifiuti traboccanti. Perciò i contestatori della sindaca hanno trovato da ridire: i ragazzini del video mica hanno fatto la scoperta dell’America!

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